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Pil: Confcommercio, Italia fanalino coda crescita pro capite in Ue

08 agosto 2014 | 12.24
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Negli ultimi 20 anni oltre 10 volte inferiore a quello di Germania e Spagna.

Pil: Confcommercio, Italia fanalino coda crescita pro capite in Ue

Tra il 1996 e il 2013 l'Italia, tra i 28 paesi dell'Unione europea e le 10 principali economie Ocse, è il paese che ha registrato le più basse dinamiche di crescita del Pil pro capite con appena il +2,1%. Lo evidenzia l'Ufficio studi della Confcommercio in un'analisi contenuta nel rapporto 'Fiscalità e crescita economica'.

Dai dati emerge infatti che l'Italia è ben lontano dai principali competitors europei, come Francia (+18%), Spagna (+24,5%), Germania (+25,4%) e Regno Unito (+31,9%), e a una distanza incolmabile rispetto ai Paesi dell'Est e del Nord Europa cresciuti a tassi che vanno dal +47,8% dell'Ungheria fino al +168% della Lituania, come mostra lo studio di Confcommercio. Un divario che emerge sia nel periodo pre-crisi (1996-2007), con una crescita inferiore di 10 punti alla media europea, sia nel periodo successivo (2008-2013), nel quale la riduzione del Pil pro capite è stata superiore a quella degli altri Paesi.

"Tutto questo conferma non solo che le debolezze strutturali del nostro Paese sono precedenti ed estranee all'introduzione della moneta unica, ma - sottolinea Confcommercio - soprattutto che sebbene la crescita sia un problema che riguarda nel complesso tutta l'Europa, la maggiore difficoltà a riprendere il cammino della ripresa è una caratteristica tutta italiana; tra le cause, eccessiva pressione fiscale, inefficienze della P.a. e una struttura dei costi sfavorevole all'attività di impresa".

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