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Lavoro: Confesercenti, accordi con Cgil-Cisl-Uil su rappresentanza

07 settembre 2017 | 12.51
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Lavoro: Confesercenti, accordi con Cgil-Cisl-Uil su rappresentanza

Misurazione della rappresentatività delle parti sociali per arginare il fenomeno del dumping e una nuova procedura di contrattazione che riafferma il contratto nazionale di lavoro e valorizza le intese territoriali. E' quanto prevedono due accordi sottoscritti da Confesercenti con Cgil, Cisl e Uil sulla rappresentanza e sul modello contrattuale. "Il risultato - spiega Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti nazionale - di un lavoro di riconoscimento reciproco, che valorizza il ruolo delle parti sociali e delle relazioni sindacali per un reale rilancio della competitività”.

L’accordo sulla rappresentanza prevede la misurazione delle organizzazioni sindacali e della parte datoriale attraverso l’individuazione di idonei indicatori: le parti sociali hanno infatti condiviso che la rappresentatività debba costituire un prerequisito della contrattazione. Sancita in più punti dell’intesa è la necessità, a tutela della leale concorrenza, di arginare fenomeni di dumping, soprattutto di tipo retributivo, attraverso adeguate misure che garantiscano il rispetto delle retribuzioni minime individuate dai contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative.

Per quanto riguarda il modello contrattuale, si conferma il ruolo centrale del ccnl, quale efficace strumento di regolazione dei rapporti di lavoro soprattutto per le pmi. Il ccnl non si limita a stabilire i trattamenti retributivi minimi, ma è anche sede per concordare previsioni in materia di flessibilità e produttività immediatamente esigibili. L’intesa prevede inoltre la valorizzazione del ruolo della contrattazione territoriale e aziendale, nella consapevolezza che occorre fornire risposte più specifiche in relazioni alle caratteristiche e alle peculiarità del territorio e dell’azienda. In tal senso, il ccnl potrà adottare specifiche previsioni, attraverso intese territoriali o aziendali, per crisi, sviluppo, sostegno del Mezzogiorno con effetti derogatori e/o sospensivi di istituti del ccnl stesso anche a contenuto economico. Un impianto, spiega Bussoni, “che può offrire importanti spazi per il miglioramento di produttività e per la premialità detassata".

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