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Saldi: Confesercenti-Swg, in primi 15 giorni solo per 1 italiano su 3

21 luglio 2014 | 09.42
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L’avvio dell’estate, insolitamente freddo, condiziona l’affluenza ai saldi estivi 2014.

Saldi: Confesercenti-Swg, in primi 15 giorni solo per 1 italiano su 3

L’avvio dell’estate, insolitamente freddo, condiziona l’affluenza ai saldi estivi 2014. Che fino ad ora hanno mostrato un andamento più lento rispetto alle edizioni precedenti: il 67% degli italiani ha detto di voler partecipare alle vendite di fine stagione di quest’anno, ma solo il 29% lo ha già fatto nelle prime due settimane, mentre il 38% ha detto di voler sfruttare l’occasione nei prossimi giorni. E i commercianti sperano in una ripresa, aiutati dallo ristabilirsi delle condizioni meteo. E’ quanto emerge dall’indagine condotta da Confesercenti con Swg sui consumatori e commercianti in occasione dei saldi estivi 2014.

Il 52% di chi ha acquistato ha dichiarato di aver speso come o di più dello scorso anno, mentre il restante 48% ha ridotto la spesa. In particolare, la maggior parte dei consumatori sembra essersi orientata su acquisti di fascia ‘media’: il 67% ha evidenziato di aver investito in accessori tra i 50 e i 200 euro, per una spesa media di 105,5 euro. Ma appaiono in crescita gli acquisti low-cost: quasi 1 italiano su 4, per ora, ha infatti investito circa 50 euro nei saldi. La maggior parte dei consumatori ha effettuato gli acquisti nei weekend: il 34% nel primo fine settimana, il 36% nel secondo, mentre solo il 30% ha acquistato negli altri giorni.

“Dall’indagine - spiega Roberto Manzoni, presidente di Fismo Confesercenti - emerge che i negozi hanno ancora un’ampia gamma di offerta disponibile, con un buon assortimento, che garantisce la possibilità per i consumatori di fare buoni affari. La partenza dei saldi è stata finora deludente: gli italiani appaiono ancora prudenti, e l’avvio dell’estate, segnato dal maltempo, ha frenato la voglia di rinnovare il guardaroba. La speranza è che, con l’arrivo del caldo, da questo weekend si possa finalmente iniziare a recuperare".

"I commercianti si stanno attrezzando: uno su quattro - assicura - offrirà sconti del 50%, e alcuni imprenditori stanno pensando a sconti speciali per stimolare gli acquisti infrasettimanali e riportare i clienti nei centri urbani. Ma il 56% degli operatori attende dalla politica un intervento per il rilancio dei consumi. E’ infatti prioritario spezzare l’attuale circolo vizioso: i clienti non hanno risorse, e aumentano gli operatori del commercio in sofferenza, soprattutto tra i negozi dei centri urbani. Il risultato è il rischio concreto di vedere accelerare l’emorragia di negozi moda, con la conseguente perdita del saper fare italiano che da sempre contraddistingue la moda Made in Italy”.

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