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Varese: coppia anziani uccisi per 100 euro, confessa vicino di casa

29 gennaio 2015 | 21.25
LETTURA: 3 minuti

A Venegono Inferiore (Varese) nessuno riesce a capire perché Alessandro Lorena, 28 anni, fino a ieri un ragazzo senza ombre, abbia deciso di colpire a morte gli anziani coniugi. Il giovane si è allontanato portando via un bottino di 100 euro

(Infophoto)
(Infophoto)

Poche parole per tentare una timida difesa, poi di fronte alle domande incalzanti ha ceduto e ha confessato di aver ucciso quei vicini di casa, Martino Ferro di 80 anni e Graziella Campello di 74 anni, che lo avevano visto crescere. A Venegono Inferiore (Varese) nessuno riesce a capire perché Alessandro Lorena, 28 anni, fino a ieri un ragazzo senza ombre, abbia deciso di colpire a morte gli anziani coniugi.

Un duplice omicidio, per il quale ora rischia l'ergastolo, commesso per una manciata di denaro, 100 euro, trovati in un cassetto della villetta di via Delle Vigne. I carabinieri lo hanno convocato come testimone, poi la verità: nel pomeriggio di lunedì scorso Martino Ferro, un'ora prima dell'omicidio, ha regalato al giovane dei limoni della sua serra. Una volta a casa, però, il 28enne è tornato dal vicino e ha commesso il duplice delitto.

È entrato in garage dove ha colpito l’anziano, sorprendendolo alle spalle, con una mazzetta da muratore portata da casa. Poi è salito in casa dove Graziella Campiello, ignara della morte del marito, lo ha invitato a bere un caffè. Quando l'anziana si è alzata e si è girata, l’ha aggredita con il filo elettrico di una lampada, strangolandola. E' stato un suo errore a tradirlo: ha raccontato di aver bevuto da solo il caffè, invece due piattini e una sola tazzina con il Dna della vittima hanno insospettito gli investigatori.

Incalzato ha ricostruito quanto accaduto: ha confessato di essersi disfatto della sua tazzina e del cucchiaino buttandolo in un cassonetto sulla strada provinciale, perché erano gli unici due oggetti toccati senza indossare i guanti. Infine ha portato i militari in un boschetto dove aveva gettato la mazzetta, usata per colpire l'anziano. Il fatto che avesse con sé da casa l'arma e i guanti ha portato il pm di Varese a contestargli l’aggravante della premeditazione, oltre a quella di aver aggredito due anziani che non avevano la possibilità di difendersi. Per il 28enne, disoccupato e che non ha ancora chiarito i motivi del gesto, si sono aperte le porte del carcere.

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