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Confindustria avverte il governo: "Non più solo intenzioni, ma atti vincolanti"

24 marzo 2014 | 18.41
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Confindustria avverte il governo:

"Non bastano più le intenzioni, anche se vanno nella giusta direzione, ma atti vincolanti, tempi certi e grandi risorse". A dirlo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi a Milano alla presentazione del libro di Alberto Orioli 'Figli di papà a chi?'. Il numero uno degli industriali, notando che la nuova classe politica si caratterizza per essere giovane e veloce, fa presente anche che "al di là di una carica di fiducia e di entusiasmo, che pure è essenziale, dopo anni di depressione non solo economica, al Paese e alle imprese servono risposte concrete". Squinzi indica anche alcuni degli interventi necessari, ovvero "una drastica revisione del patto fiscale che ha penalizzato imprese e lavoro, ponendo l'industria italiana in svantaggio competitivo rispetto ai concorrenti europei e internazionali". E ancora, per Squinzi, "serve una semplificazione drastica delle norme e del riparto delle competenze tra Stato e Regioni, tra pubblico e privato, tra amministrazione e impresa".

Il presidente di Confindustria indica anche la necessità della "certezza del diritto, per tornare a investire, assumere e crescere". Infine, osserva, "serve il rispetto delle promesse: a cominciare da quelle commerciali tra pubblica amministrazione e aziende che aspettano da anni la restituzione dei crediti e che non possono permettersi di riveder rimandato ancora un atto doveroso". "Fare presto -è l'appello- e cambiare il Paese nel profondo: questo è l'unico modo per restituire davvero fiducia in noi stessi e nel futuro, per avere la forza di superare questo momento e tornare a crescere". Con una metafora ciclistica, Squinzi lancia "la volata finale verso la maglia rosa".

SE SI FANNO LE RIFORME, NOI SOSTENITORI PIU' LEALI E DECISI - Se il governo guidato da Matteo Renzi, ha detto Squinzi, "sarà capace di fare le riforme troverà in noi i sostenitori più leali e decisi, perché questo Paese ha bisogno di riforme per ritrovare la crescita. Questa è l'unica preoccupazione di Confindustria". "Posso garantire fin d'ora -ha aggiunto- che siamo i più leali sostenitori" del governo" in attesa di veder partire le riforme e di vederle applicate".

A proposito delle polemiche che vedrebbero contrapposti governo da una parte sindacati-Confindustria dall'altra, Squinzi precisa: "La contrapposizione che sta montando in questo momento è essenzialmente mediatica e non corrisponde alla nostra visione".

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