Dazi antidumping, armonizzazione degli standard tecnici e controlli alle dogane spesso discriminatori. Questi i temi dell’interrogazione con richiesta di risposta scritta, presentata alla Commissione Europea dagli onorevoli Damiano Zoffoli, Nicola Danti e Simona Bonafè, per la quale Confindustria Ceramiche esprime grande soddisfazione.
Divisa in due parti, la prima relativa alle norme antidumping in tema di importazioni di ceramiche prodotte in Paesi Terzi e, la seconda relativa al negoziato TTIP, finalizzato a creare un’area di libero scambio tra Stati Uniti ed Unione Europea, l'interrogazione "è una iniziativa tempestiva e di grande rilievo. Per un settore come quello della ceramica italiana, che fattura all’estero oltre l’84% delle proprie vendite, il tema del Fair Trade è di vitale importanza e centralità per mantenere alto il livello di sviluppo del territorio. Su questi temi appare indispensabile che le istituzioni continentali siano attive e vicine ad un comparto forte del made in Italy nel mondo come è quello della ceramica italiana”, sottolinea Vittorio Borelli, Presidente di Confindustria Ceramica.
Le importazioni di ceramica cinese in Europa, a cui sono stati applicati dazi antidumping finalizzati a correggere prassi commerciali non corrette, hanno subito una riduzione del -63% rispetto ai massimi del 2010. Non meno importante la seconda parte dell’interrogazione, focalizzata su un mercato come quello americano che vale per la sola industria ceramica italiana oltre 500 milioni di euro all’anno, e che presenta tassi di crescita particolarmente vivaci.
