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Confronto sulla Ast va avanti, martedì nuovo round

14 novembre 2014 | 17.35
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Governo chiede ad azienda impegno sul secondo forno per tutta la durata del piano. Vertici azienda rammaricati per mancata sospensione sciopero. Sindacati soddisfatti.

Confronto sulla Ast va avanti, martedì nuovo round

"Il Governo auspica che il tavolo di martedì possa rappresentare un significativo passo in avanti per il futuro industriale dell’impianto di Terni". E' una nota del Mise ad aggiornare così, al termine del confronto, il delicato tavolo di negoziato sull'Ast di Terni tra governo, sindacati e azienda. Un tavolo, presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che "ha consentito di registrare il consenso a proseguire il confronto nella prossima riunione già convocata per martedì 18 novembre alle ore 10". Il confronto ed i contatti tra le parti comunque, assicura ancora il Mise, "proseguiranno anche nelle prossime ore".

Un'interpretazione dell'incontro sostanzialmente condivisa dall'azienda. "Si è svolto in un clima positivo con la discussione di alcuni specifici punti del piano industriale già presentato nelle precedenti occasioni". Il vertcie di Ast, però, "si rammarica del fatto che non si siano discusse le condizioni per tornare a garantire il funzionamento dell’acciaieria". Ast "rispetta il diritto di sciopero ma rileva che l’azienda è ormai chiusa da molti giorni e osserva che il piano industriale, sin dall’origine, era stato predisposto sulla base di condizioni diverse di operatività del sito". In sostanza, "la situazione attuale va a scapito di Ast, dell'indotto e dei lavoratori".

I sindacati si soffermano su quella che ritengono "la novità importante" emersa al tavolo: "il governo pone all'azienda, così come il sindacato, il tema del mantenimento della capacità produttiva ovvero del secondo forno per la durata del piano industriale, la cui valenza è di quattro anni", spiega Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom. Nella vertenza Ast si fanno "piccoli passi avanti" e, soprattutto, il governo condivide la posizione del sindacato nel momento in cui "chiede all'azienda che martedì si presenti senza la pregiudiziale della verifica dopo due anni sull'attività del secondo forno", aggiunge il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini.

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