
"Al di là di inserirsi in polemiche e diatribe, circa l’entità annuale degli importi recuperati dalla lotta all’evasione, ovvero sulle cifre che annualmente sfuggirebbero al Fisco, ossia miliardi di tasse e contributi non pagati, occorre chiudere con il malcostume dei condoni e occorre invece valorizzare al massimo le potenzialità di controllo del sistema agenziale, investendo sulla medesima ingenti risorse finanziarie, in mezzi e uomini". Ad affermarlo è Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari.
"E’ una delle principali rivoluzioni che l’Italia dovrebbe decidersi a vivere, al fine di recuperare ingenti risorse da destinare a tante strategiche esigenze sociali, a tutti noi ben note e che gli eventi catastrofici di questi ultimi mesi hanno chiaramente evidenziato, avverte.
"E’ nostro convincimento che sia il male peggiore esprimere tolleranza verso chi evade le tasse, perché ciò alimenta l’esistente grave regressione nella lotta all’evasione", dice Callipo, sostendendo che "rimane la triste realtà di un cancro endemico e sistemico che pervade e connota, in negativo, il sistema economico italiano e che svuota di valenza strategica il sistema agenziale, creando depressione e preoccupazione in migliaia di funzionari, che attendono, oggi, più di ieri, coerenti risposte e indirizzi, anche normativi, prima dal Parlamento e poi dal governo".