L'intervento del segretario generale del sindacato di categoria, Massimo Battaglia.
"Anche il giudice di Parma, con una ordinanza del 19 novembre 2014, ha valutato fondata la questione di illegittimità costituzionale del blocco del contratto dei dipendenti pubblici, a seguito del ricorso giudiziario promosso dall’Unsa e dagli iscritti aderenti". E' quanto rende noto Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione Unsa-Confsal.
"Il pronunciamento del giudice di Parma -prosegue Battaglia- si unisce a quello di Ravenna che sempre sullo stesso ricorso dell'Unsa ha già inviato gli atti alla Corte Costituzionale, giudicando lesivo dei principi costituzionali il blocco dei contratti nel pubblico impiego. L'Unsa pertanto, per usare un linguaggio caro al nostro presidente del Consiglio, Matteo Renzi, batte il governo 2 a 0".
"Invitiamo la classe politica -continua Battaglia- a non fare del lavoratore pubblico la vittima sacrificale da immolare all’altare del pareggio di bilancio e di ritornare all’interno di quel perimetro di legalità fissato dalla nostra Costituzione, che impone il rispetto del lavoro, dei lavoratori e l’erogazione a questi di una adeguata retribuzione per sé e per la propria famiglia. Anche per questo -conclude Battaglia- l'Unsa sarà nuovamente in piazza, davanti alla Camera dei deputati, il 27 novembre, dalle 16 per la 'Notte degli statali', con una fiaccolata di protesta dei dipendenti pubblici che insieme dicono basta a questo modo di trattare il lavoro pubblico".
