Il giudizio del sindacato di categoria.
"Rimane inaccettabile il disinteresse mostrato dal governo nella Finanziaria varata ieri riguardo al rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici". E' quanto afferma Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione Confsal-Unsa.
"Dei 36 miliardi recuperati, come entrate, alcuni derivano da un ulteriore taglio delle risorse disponibili per le amministrazioni centrali. Quando si capirà che questa serie infinita di tagli sta distruggendo in modo irreparabile le facoltà dello Stato di realizzare i propri fini istituzionali?", commenta Battaglia
"La manovra è composta da molte voci, ma spicca l’assenza dei dipendenti pubblici. Ormai è un fatto dato per scontato il sacrificio di milioni di nuclei famigliari che subiscono il danno, che per moltissimi da reddito basso è un dramma, del contratto scaduto al 2009 e dello stipendio fermo ai valori del 2010", prosegue Battaglia. "L'Unsa è scesa in piazza a Roma l’11 ottobre 2014 -continua Battaglia- con il suo popolo di donne e uomini per dire al governo che le rivendicazioni dei dipendenti pubblici e le loro azioni su tutto il territorio nazionale non si fermeranno: siamo pronti allo sciopero".
