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Vigili fuoco: Confsal Vvf, blocco contratto pesa su stipendi già bassi

18 marzo 2015 | 14.02
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Il segretario generale del sindacato autonomo, Franco Giancarlo, ribadisce le richieste della categoria.

Vigili fuoco: Confsal Vvf, blocco contratto pesa su stipendi già bassi

"I vigili del fuoco, ancora oggi, a distanza di oltre un decennio dal loro legittimo inquadramento nel regime di diritto pubblico, continuano purtroppo a subire una situazione fortemente sperequativa rispetto alle categorie similari delle forze dell’ordine, ancor più appesantita dal persistente blocco contrattuale". E' il monito lanciato da Franco Giancarlo, segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, ricordando che "un vigile del fuoco guadagna 1.300 euro al mese: una vergogna per il mestiere che svolge, imprevedibile e a rischio quotidianamente".

Dopo il convegno che il sindacato autonomo di categoria ha organizzato nei giorni scorsi a Perugia, sul tema 'La revisione delle competenze istituzionali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco nella stagione delle riforme', "la nostra speranza - dice il segretario generale - è quella di ottenere da parte del governo e, per quanto di competenza, delle istituzioni territoriali, una maggiore attenzione e risposte adeguate alle legittime richieste di riforma ordinamentale e delle competenze del Corpo, in modo da offrire ai cittadini un servizio di soccorso pubblico e di protezione civile sempre più affidabile e al passo con i più evoluti standard europei".

E Giancarlo ringrazia, in particolare, "il sottosegretario agli Interni, Gianpiero Bocci, il capo Dipartimento, Francesco Antonio Musolino, e il capo del Corpo, Gioacchino Giomi, che, con la loro presenza, hanno voluto testimoniare la vicinanza ai vigili del fuoco e alla nostra organizzazione, che da sempre si contraddistingue per il contributo leale e costruttivo in favore della categoria".

Scopo della federazione nazionale Confsal Vigili del fuoco, spiega il segretario generale, è quello di "richiamare l’attenzione sul ruolo esercitato nel Paese dai vigili del fuoco, in modo da favorire spunti di riflessione e dibattito obiettivo sulla possibile valorizzazione umana, professionale ed economica dei pompieri, anche nell’intento di capitalizzare a favore della collettività le importanti esperienze di cui il Corpo nazionale dei vigili del fuoco è insostituibile portatore, sia in materia di soccorso pubblico che di protezione civile e difesa civile".

Da questo punto di vista, il convegno di Perugia, per Franco Giancarlo, ha voluto testimoniare "l’impegno della nostra organizzazione nel cercare caparbiamente cosa si può e si deve fare oggi per riformare la struttura organizzativa dei vigili del fuoco e come questa riforma possa essere attuata in un contesto organizzativo e sociale, sia nazionale che internazionale, che cambia tanto velocemente quanto mai si è visto in passato e che vede i lavoratori del Corpo in 'emergenza' non solo per il lavoro che svolgono ma anche per la quotidiana lotta alla difesa dai tagli delle risorse economiche".

In quest’ottica, il segretario generale indica alcune priorità, delineando anche proposte di riforma "mirate a razionalizzare e addirittura perseguire il contenimento della spesa pubblica in materia di protezione civile e di contrasto agli incendi boschivi".

Priorità che la Confsal Vigili del fuoco articola in cinque punti: "1. Inserimento del personale del Corpo nel nuovo comparto sicurezza, sulla base della specificità e della peculiarità del servizio svolto. 2. Nuova legge delega al governo per la revisione organica dell’ordinamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (modifica del decreto legislativo 217/05) e delle relative competenze istituzionali (modifica del decreto legislativo 139/06). 3. Impulso all’istituto della convenzione. 4. Potenziamento dell’organico e delle dotazioni del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. 5. Autodeterminazione gestionale del Corpo nazionale nell’ambito del ministero dell’Interno".

In particolare, Franco Giancarlo chiede "la copertura del turn over al 100%, e non al 55% come avviene oggi, e la programmazione di un concorso pubblico, che permetta di inserire nuove leve, vista l'età media del personale pari a 47 anni". Per non parlare del fatto, avverte, che "per lavorare in sicurezza, del cittadino e del vigile del fuoco, abbiamo bisogno di un parco automezzi, attualmente vecchio di 20 anni, rinnovato e di un ricambio dei dispositivi di protezione individuale, nonché di una copertura assicurativa e sanitaria".

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