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Sindaco di Cinisi Palazzolo replica a consigliera Di Maggio: "Nessuna offesa"

27 novembre 2019 | 12.03
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Giangiacomo Palazzolo (Foto dal profilo Facebook)
Giangiacomo Palazzolo (Foto dal profilo Facebook)

In merito alle accuse di Salvina Di Maggio, consigliera comunale di Cinisi (Palermo), che afferma di essere stata offesa dal sindaco Giangiacomo Palazzolo, il primo cittadino sentito dall'Adnkronos replica: "Fermo restando che sono dispiaciuto per i toni usati che possono apparire eccessivi o poco eleganti, ribadisco che mi dispiace che la consigliera comunale Salvina Di Maggio sia rimasta turbata dalle mie parole, ma ritengo che la consigliera abbia esagerato perché si tratta di una strumentalizzazione nei miei confronti".

Ma cosa c'è scritto nella lettera della consigliera che verrà letta domani in aula, durante la seduta del Consiglio comunale? "Gentile presidente del Consiglio, quello che è accaduto durante la seduta del consiglio comunale del 25 novembre è la rappresentazione più evidente di quanto la violenza verbale di un uomo nei confronti di una donna ancora oggi rappresenti la normalità - scrive la consigliera comunale - Proprio nel giorno internazionale contro la violenza sulle donne, il sindaco Giangiacomo Palazzolo, all’interno di un luogo istituzionale come quello dell’aula consiliare, ha attaccato nuovamente con parole offensive chi stava solo esportando il proprio mandato, nello specifico stava presentando una mozione sul pulmino per i disabili".

Ed ecco le parole che sarebbero state pronunciate dal primo cittadino nei confronti della consigliera comunale, come lei riporta nella lettera: "Lei è un'analfabeta funzionale... Non può continuare a parlare, lei è stata asfaltata... Lei è incapace delle sue azioni... ". Parole messe nero su bianco dalla esponente politica, eletta con una lista civica, nella lettera inviata al Presidente del Consiglio comunale Michele Giaimo. "Una violenza verbale inaudita - scrive Di Maggio -Gentile presidente, dopo le sue parole all’inizio della seduta consiliare in ricordo di tutte quelle donne che hanno subito e subiscono violenza e la sua richiesta di fare tutti insieme un minuto di silenzio, arriva l'aggressione verbale del sindaco nei confronti di una consigliera donna. Sinceramente mi aspettavo un suo intervento in mia difesa e che prendesse le distanze dall'atteggiamento irriguardoso e offensivo del sindaco". E ancora: "Forse non è stato compreso il senso del 25 novembre, la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ricorrenza istituita dall'Onu per celebrare le donne e riportare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema della violenza".

"Violenza che riguarda tutti i tipi, anche quella verbale. E quello che è accaduto durante il consiglio comunale del 25 novembre da parte della più alta istituzione. Un atto grave che deve essere pubblicamente condannato - dice ancora - Per questo le chiedo, in qualità di garante dell'intera assise, di prendere posizione sull’accaduto che già altre volte in quest’aula si è ripetuto. Nella stessa aula in cui lei presidente ha disposto il minuto di silenzio in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, le chiedo di prendere una posizione netta e chiara, affinché non si possano più ripetere episodi così gravi in un assise istituzionale, dove dovrebbe essere garantito il rispetto delle persone e delle norme".

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