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15 maggio 2014 | 12.12
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I due preparati non presentano differenze statisticamente significative dal punto di vista dell’efficacia e della sicurezza nella terapia della degenerazione maculare senile. Roche e Novartis sono accusate di aver creato un cartello per favorire l’uso di Lucentis, più caro, rispetto all’Avastin. Soddisfatta il ministro Lorenzin (Video)

(Infophoto) - INFOPHOTO
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I farmaci Avastin e Lucentis sono del tutto equivalenti per efficacia e sicurezza. Sarebbe questa la conclusione a cui sono giunti gli esperti del Consiglio superiore di sanità (Css), chiamati ad accertare, anche sulla base dei dati relativi ai pazienti con maculopatia trattati con Avastin in Paesi stranieri in cui tale farmaco è utilizzabile off label, se sussistano effettivi rischi per i malati. A quanto apprende l’Adnkronos Salute, secondo gli esperti del Css dai dati scientifici attualmente in possesso Avastin e Lucentis non presentano differenze statisticamente significative dal punto di vista dell’efficacia e della sicurezza, nella terapia della degenerazione maculare senile. Nel parere degli esperti sarebbe contenuta anche la raccomandazione a continuare la farmacovigilanza sull’Avastin e, proprio per facilitare le procedure di controllo, di utilizzare questo medicinale all’interno di centri di eccellenza.

Il parere del Css era stato richiesto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin il 5 marzo scorso, a seguito della sanzione (180 mln) comminata dall’Antitrust nei confronti delle società farmaceutiche Roche e Novartis per una intesa restrittiva della concorrenza diretta alla commercializzazione del farmaco Lucentis. Le due aziende sono accusate di aver creato un cartello per favorire l’uso contro la maculopatia del farmaco Lucentis, più caro, rispetto all’Avastin, che avrebbe - come confermato anche dal Css - gli stessi effetti curativi.

“Accolgo con favore il parere del Css che ha fatto un lavoro molto approfondito, sentendo tutti i maggiori esperti in materia e anche coloro che dovranno applicare lo spacchettamento in sicurezza di Avastin, quindi nel giro di un mese noi abbiamo risolto la questione sia dal punto di vista giuridico-normativo con il decreto, che dal punto di vista tecnico scientifico. Da oggi dunque c’è un linea, una procedura d’impiego molto più chiara e definita”. Ad affermarlo è il ministro della Salute Lorenzin che sottolinea: “Dal punto di vista giudiziario - prosegue il ministro - la vicenda segue un altro percorso e ha altre sedi per essere valutata. Ma il parere cambia la cose per i pazienti in cura nel Ssn nel momento in cui sarà possibile lo spacchettamento dell’Avastin che deve avvenire in una struttura farmaceutica ospedaliera in piena sicurezza. I cittadini avranno a disposizione l’Avastin in modo più agibile perché costa molto meno del Lucentis”.

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