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Consip, Renzi: "Scandalo per colpirmi"

15 settembre 2017 | 17.35
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(Fotogramma)
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"Questa vicenda che è stata utilizzata per colpire me si ritorcerà contro chi l'ha utilizzata per tradire il senso dello Stato".  Lo ha detto il segretario del Pd, Matteo Renzi, intervistato da Claudio Cerasa de 'Il Foglio', al Teatro Franco Parenti di Milano. A chi gli domanda se ritiene che si sia trattato di un complotto, "non è una parola che ho mai utilizzato e non la utilizzo adesso. La usano i giornalisti. Io - ha evidenziato - non dimentico di essere un esponente delle istituzioni. Sono il 27esimo presidente del Consiglio dei ministri dal Dopoguerra. Dunque nutro un sentimento di stima assoluta nei confronti dei carabinieri (poi ci sono episodi che vanno condannati), del Comando generale, e stima e direi rispetto profondo per l'azione dell'intelligence italiana impegnata in tanti teatri di guerra. Stima e rispetto per i magistrati, perché penso che la stragrande maggioranza dei giudici sia fatta di persone di grande livello. Io sono stato presidente del consiglio e non parlo il linguaggio della demagogia".  Renzi ha offerto, però, anche un "giudizio politico: quelli che volevano utilizzare Consip per gettare fango attorno a me, vedranno - ha sottolineato - nei prossimi mesi il fango ritorcersi contro. Penso che il tempo sarà galantuomo. Lo sarà anche per la vicenda Consip, perché se un carabiniere falsifica delle prove, se un agente  dei servizi si intrufola in vicende in cui non deve stare o usa un presunto scandalo contro un esponente delle istituzioni, se tu parti dal presupposto che prima o poi la verità arriva, non hai nulla da temere". "Questa vicenda che era utilizzata per colpire me colpirà chi l'ha utilizzata per tradire il senso dello Stato" ha assicurato Renzi, aggiungendo che "lo scandalo Consip è nato per colpire me e ho la sensazione che finirà per colpire chi ha falsificato le prove".  

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