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Imprese: consulenti lavoro, da Inps prosegue invio note rettifica errate

07 luglio 2014 | 13.24
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La categoria minaccia l'astensione.

Imprese: consulenti lavoro, da Inps prosegue invio note rettifica errate

"Proseguono gli invii di note di rettifica errate da parte dell'Inps. Errori che si ripercuotono sulla gestione delle imprese e dei rapporti di lavoro, generando confusione e disguidi burocratici a tutto danno di imprenditori, lavoratori e consulenti del lavoro. In sostanza, questi errori dell'Istituto fanno scaturire una condizione di irregolarità della posizione aziendale che non corrisponde al vero ma che blocca tutte le attività per cui c'è bisogno del ripascio del Durc. Con le note conseguenze sui rapporti con creditori, gare di appalto e quant'altro". E' l'allarme lanciato, in una nota congiunta, dalla presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, e dal presidente dell'Associazione nazionale consulenti del lavoro sindacato unitario, Francesco Longobardi, che minacciano lo stato di agitazione della categoria.

"Dunque, dopo due mesi dall'avvio delle nuove procedure Inps per il Durc interno e l'invio delle note di rettifica arretrate, sono state segnalate all'Istituto alcune criticità rimaste ancora irrisolte e che se non troveranno soluzione immediata faranno scattare azioni di sciopero", affermano.

"Per quanto riguarda il Durc interno, non si è tenuto conto - spiegano - di eventuali dilazioni amministrative o di pagamenti effettuati direttamente al concessionario, riportando negli invii degli avvisi Pec per il mese di giugno le stesse presunte irregolarità che erano state già segnalate con l'invio di maggio".

"Alcuni errori nelle cartelle esattoriali - proseguono - hanno messo sulla falsa strada diversi soggetti interessati, mentre per le note di rettifica la situazione è risultata ancor più complessa tanto da impedire alle sedi territoriali di operare in fase propedeutica, perché impossibilitate dalle stesse procedure messe loro a disposizione. Ne è esempio la procedura sui Vig che da due anni non consente l'abbinamento dei pagamenti con la conseguenza paradossale che chi aveva regolarizzato la sua situazione per tempo, si è visto recapitare in ogni caso la nota di rettifica".

"Per questi motivi i consulenti del lavoro hanno chiesto di rivedere tutte le fasi di costruzione dei preavvisi - ribadiscono - che, come dimostrato, non tengono conto delle variazioni che nel frattempo sono state messe a sistema. L'Istituto si è impegnato a emettere un messaggio nel quale preannuncia l'invio di una Pec che annulla l'efficacia di tutti i preavvisi relativi al mese di giugno".

"La sua emissione avvenuta nella giornata del 4 luglio scorso è un segnale positivo - ammettono - ma non bastevole a risolvere i problemi creatisi nelle posizioni aziendali. Nei mesi di luglio e agosto le sedi, centrale e territoriali, provvederanno ad abbinare tutti i pagamenti e le variazioni che permetteranno di azzerare le note di rettifica regolarizzate e rimettere a luce verde quei semafori erroneamente accesi col rosso e il lucchetto".

"Inoltre, è stata richiesta dalla categoria - aggiungono - la sospensione nei mesi di luglio e agosto delle notifiche sia di Pec che di avvisi di altra natura. Sempre su richiesta della Commissione Inps, formata da rappresentanti del Consiglio nazionale e dell'Ancl, nel mese di settembre sarà effettuata una verifica congiunta sull'effettiva sistemazione delle partite regolarizzate".

"Ove non dovessero realizzarsi i suddetti impegni assunti dall'Istituto, saranno attivate le procedure per lo stato di agitazione della categoria - concludono - in virtù del recente codice di autoregolamentazione dello sciopero, appena approvato dalla Commissione di garanzia, a garanzia dei diritti di imprenditori e lavoratori e a tutela della dignità professionale dei consulenti del lavoro".

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