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Governo, Conte da Mattarella: "Spero non si arrivi a crisi"

13 gennaio 2021 | 15.20
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Colloquio fra il premier e il Presidente della Repubblica. Uscire presto dalla situazione di incertezza, l'indicazione del Colle. Conte: "Avanti solo con tutte le forze di maggioranza. Spero Italia Viva non ritiri le ministre". Stamani fonti di governo parlavano di spiragli per risolvere la crisi, ma Italia Viva frena: "Si sono scordati di avvisarci"

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Il premier Giuseppe Conte è salito al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E' necessario uscire velocemente dalla situazione di incertezza in cui si trovano governo e maggioranza, di fronte all'allarmante situazione causata dalla pandemia, l'indicazione del Colle al premier sull'orlo di una crisi di governo. Secondo quanto si è appreso, Conte è salito al Colle per riferire le decisioni del Consiglio dei ministri di ieri sul Recovery plan e per aggiornare il Capo dello Stato sullo stato dei rapporti all'interno della coalizione che sostiene il governo.

"Con Mattarella abbiamo parlato dello stato di salute della coalizione e dei prossimi passaggi", ha spiegato Conte ai cronisti al termine del colloquio. "Il governo può andare avanti solo col sostegno della coalizione, di tutte le forze della maggioranza". Una crisi? "Spero di no. Credo che una crisi non sarebbe compresa dal Paese in un momento in cui ci sono tante sfide che ci attendono". Il monito del premier è quello di "lavorare in modo costruttivo". "Mi auguro non si arrivi a quello" l'auspicio di Conte a proposito di un eventuale ritiro delle ministre Iv, "anche perché si sta lavorando per definire una proposta di patto di legislatura".

"Italia Viva lo sa che tutte le volte che ha posto problemi in modo costruttivo e c'è una discussione vera attorno a un tavolo con la volontà di trovare soluzioni, in me c'è sempre la massima interlocuzione", dice ancora Conte. E, qualora la volontà ci fosse anche stavolta, "fino all'ultima ora lavorerò per rafforzare la coesione". Perché "l'interesse dei cittadini viene prima di tutto" e serve uno "spirito costruttivo per ripartire".' Dimissioni con l'addio delle ministre Iv? "Spero non si arrivi a questo", la replica. 

Andare avanti con i responsabili nel caso in cui l'appoggio di Iv venisse meno? "Io - ha spiegato Conte - ho sempre detto che ci vuole una maggioranza solida per portare avanti l'azione del governo, non si può prendere un voto qua e là".

"Io confido che tutti ci si possa trovare attorno a un tavolo, se c'è volontà", continua Conte: "Se c'è la disponibilità di confrontarsi in modo leale e costruttivo, io sono convinto che tutti si possa ritrovare il senso di una maggiore coesione delle forze di maggioranza". "Come si è visto con il Recovery, se ci siede attorno tavolo in modo costruttivo poi si migliora anche il progetto di governo, l'azione di governo diventa più incisiva. Io fino all'ultimo giorno, fino all'ultima ora lavorerò sempre per rafforzare la coesione delle forze di maggioranza ", ribadisce il premier, che aggiunge: "Non ne farò mai una questione personale, per me non lo sarà mai. L'interesse dei cittadini, la sofferenza dei cittadini viene prima di tutto. Io credo che tutti coloro che hanno una responsabilità, io per primo, dobbiamo assolutamente predisporci per risolvere i problemi".

Pd e M5S con Conte: "Parole pienamente condivise"

"Massimo impegno per un #pattodilegislatura. Per il bene dell’Italia, per creare fiducia e dare certezze alle persone. Per aumentare gli investimenti, creare lavoro, per un’Italia green e digitale. Per dare un futuro migliore ai giovani"., commenta su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo le parole di Conte.

"Il Presidente Conte ha detto le cose che il Pd auspicava per scongiurare una crisi di governo. Una crisi che costituirebbe un gravissimo danno per il Paese", commenta il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, che aggiunge: "Conte ha ribadito la volontà di rimanere nel perimetro di questa maggioranza e di lavorare per un patto di legislatura. Adesso IV raccolga questo invito. Fermiamo le polemiche, mettiamoci al lavoro nell’interesse dell’Italia. Tutte le nostre energie vanno impegnate per affrontare la crisi gravissima che ci ha colpito e l’emergenza sanitaria che è tutt’altro che alle nostre spalle”.

“È importante che l'Italia possa contare, soprattutto in questo momento, sulla stabilità del governo e sulla lealtà e disponibilità al confronto delle forze di maggioranza. Su queste basi si può continuare a lavorare a fare il meglio per il Paese. Le parole del presidente Conte sono dunque pienamente condivise dal M5s", affermano quindi i capigruppo di Camera e Senato del M5S, Davide Crippa e Ettore Licheri

Fonti governo: "Spiraglio fra Conte e Renzi". Ma Italia Viva frena

Si sarebbe intanto aperto uno spiraglio nel braccio di ferro tra il premier e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti di governo, la soluzione alla crisi, ormai data per scontata, sembrerebbe a un tratto più vicina, grazie al lavoro dei pontieri che si stanno spendendo per uscire dal pantano. In prima linea per evitare lo showdown, raccontano, ci sarebbero anche il segretario dem Nicola Zingaretti e il ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio. Iv, viene spiegato, aspetta un segnale, un atto da parte del premier prima delle 17.30, quando Renzi terrà la sua conferenza stampa. Per ora Palazzo Chigi starebbe lasciando lavorare le forze di maggioranza, un incontro con i leader -che molti vorrebbero- non è ancora in agenda. Ma chi è impegnato in prima linea nella soluzione assicura che sono stati fatti grossi passi in avanti per scongiurare la crisi.

"Si sono scordati di avvisarci", avvertono però fonti molto autorevoli di Italia Viva a proposito di quanto fatto trapelare. "Lo ha detto Casalino", è la valutazione telegrafica che trapela da Iv.

"Ha cambiato consiglieri... Da Travaglio-Casalino di ieri a Mattarella-Franceschini oggi". La battuta di un parlamentare Iv da comunque il segno che il cambio di passo da parte del presidente Conte è stato colto. Per tutto il giorno si erano susseguite voci di un possibile tavolo Conte-leader, dell'attesa da parte di Iv di un segnale da parte di palazzo Chigi prima della conferenza stampa che sta per iniziare a momenti, del pressing del Pd sul premier a prendere un'iniziativa. E un fatto è avvenuto. Conte è salito al Colle, ha sgombrato il campo della questione 'responsabili', ha proposto un nuovo patto di legislatura a tutte le forze di maggioranza, Iv compresa.

Basterà per fermare le macchine? Nei minuti che precedono la conferenza stampa con Renzi, i parlamentari Iv si articolano tra 'falchi' e 'colombe'. Tra chi riconosce che "stavolta Conte non è stato immobile", insomma, che un passo lo ha fatto. E chi invece ritiene il ritiro della delegazione dal governo come "un passaggio ineludibile".

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