Il Ct fuga i dubbi sulla sua permanenza sulla panchina azzurra: "Cerchiamo di lavorare uniti, sapendo che ci sono e che ci saranno grandi difficoltà". Tavecchio: "Con Conte voglio rinnovare il contratto, non annullarlo"
"Mi auguro che da oggi in avanti non ci sia più questo tormentone sul fatto che arriverò o meno alla fine del mio contratto. Ci arriverò, che piaccia o meno a qualcuno". Lo ha detto il ct Antonio Conte al termine dell'incontro con il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. "Mi ritrovo a parlare di una situazione abbastanza singolare e inaspettata, non posso fare altro che ribadire quello che ho sempre detto: ho iniziato un percorso con la nazionale, e sono contento di averlo fatto, che a norma contrattuale prevede l'arrivo agli Europei e di fare possibilmente bene a questa manifestazione. Lo ribadisco e mi auguro che da oggi in avanti non ci sia più questo tormentone sul fatto che arriverò o meno alla fine del contratto. Cerchiamo di lavorare uniti, sapendo che ci sono e che ci saranno grandi difficoltà. Però c'è da parte mia, del presidente e di tutti grandissimo entusiasmo e la voglia di fare qualcosa di magari inaspettato", conclude Conte.
Al ct azzurro seguono le parole del numero uno della Figc Carlo Tavecchio: "Con Conte voglio rinnovare il contratto, non annullarlo, e quando scadrà questo sarà il nostro obiettivo. Figuriamoci se pensiamo a queste cose dopo appena sei mesi -spiega il numero uno di via Allegri-. Il capitale che abbiamo investito in Conte è stato un atto di fede e speranza nei confronti di una persona che riteniamo all'altezza e che all'inizio io ho chiamato condottiero".
"Quando si arriverà alla riforma dei campionati, dove si giocherà meno e che io spero a 18 squadre in serie A, si potrà fare tutto il meglio per assistere la nazionale. Per ora -sottolinea Tavecchio- Conte deve fare di necessità virtù e avrà come obiettivo il risultato, ma dovrà fare anche dei sacrifici che credo lui accetti volentieri, tutto il resto è nebbia".
