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Conte: "Mi aspetto contrazione Pil, poi ripartiremo"

30 gennaio 2019 | 17.36
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Giuseppe Conte  (AFP)
Giuseppe Conte (AFP)

Prima una contrazione, poi il riscatto. "Se nella prima fase e nei primi mesi di quest’anno stenteremo, ci sono tutti gli elementi per operare un riscatto e ripartire con il nostro entusiasmo soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche il fondo monetario". E' quanto afferma il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in Assolombarda a Milano. "Abbiamo - aggiunge - un'economia che crescerà, dobbiamo lavorare insieme e progettare gli strumenti perché questa economia cresca in modo duraturo".

Ma, ricorda Conte, "mi aspetto un'ulteriore contrazione del Pil nel quarto trimestre" 2018. Inoltre, "dire che consideriamo le imprese un nemico o un ingombro è quanto di più sbagliato possibile. Noi vogliamo rilanciare il settore produttivo: senza imprese dove andiamo?" prosegue, spiegando che "l'economia italiana continua a essere frenata da fattori strutturali, come la bassa produttività".

Inoltre, "vi annuncio che stiamo lavorando e sarà messo a punto, ormai per metà febbraio, un piano nazionale per la sicurezza del nostro territorio e riammodernamento delle nostre infrastrutture, con vari miliardi" dice il premier. Parte del piano sarà attuato "attraverso la protezione civile" con un "pacchetto di sonori miliardi, freschi, per mettere in sicurezza il territorio e le regioni che hanno dichiarato lo stato di emergenza. Ne approfitteremo anche per rimettere in sicurezza il sistema viario". 

PALAZZO CHIGI - In serata, fonti di governo sottolineano che "la nostra manovra è entrata in vigore meno di un mese fa. Quindi i possibili dati negativi sono il frutto di politiche economiche scellerate degli anni passati e di dati congiunturali non favorevoli". Il "Reddito di Cittadinanza e Quota 100 produrranno i loro effetti a partire da aprile. È evidente a chiunque che la recessione tecnica del terzo e quarto trimestre 2018 è il risultato dei fallimenti del passato. Noi siamo qui per invertire la rotta, e lo stiamo facendo".

PADOAN - Parole alle quali segue la dura replica di Pier Carlo Padoan, deputato del Partito democratico. "Quelle di Palazzo Chigi sul Pil sono dichiarazioni infami e ignoranti" dice l'ex ministro dell'Economia. "I dati parlano chiaro. L'andamento negativo è cominciato con la nuova maggioranza e con l'impatto dello spread".

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