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Conte: "Incentivi a pagamenti digitali senza penalizzare nessuno"

16 giugno 2020 | 11.46
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"Calo dei consumi senza precedenti negli ultimi decenni"

Giuseppe Conte - Afp
Giuseppe Conte - Afp

"Incentivi ai pagamenti digitali senza penalizzare nessuno". È quanto avrebbe detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, secondo quanto apprende l'Adnkronos dai presenti, nel corso dell’incontro agli Stati generali dell'Economia con i rappresentanti del commercio, dell’artigianato e del terziario, durante il quale ha ricordato che l’economia sommersa non solo sottrae ingenti risorse finanziarie al circuito legale, e ci costringe tutti a subire una più elevata pressione fiscale, "ma costituisce anche un serio ostacolo alla modernizzazione del Paese".

"Non possiamo digitalizzare il Paese - avrebbe rimarcato il premier - se rimarrà consistente l’economia sommersa, se una grande percentuale del Paese rimarrà sottratta alla digitalizzazione. Questo è l’altro vero problema. Non abbiamo mai pensato di imporre penalizzazioni a chi non si conforma, come avete visto con il piano Italia cashless che consideriamo una buona pratica per stimolare i pagamenti digitali. Anche da un’Italia più digitale passa la strada per un Paese più equo".

"Oggi prosegue il confronto con i rappresentanti delle forze produttive del Paese - ha detto Conte -. Abbiamo scelto di iniziare dai rappresentanti del commercio, dell’artigianato, della piccola e media impresa, del terziario e della distribuzione: settori che stanno soffrendo particolarmente gli effetti di questa emergenza. Forse quelli che sono più colpiti perché vivete quotidianamente le difficoltà attuali della fase di ripartenza delle attività economiche. Quindi non solo la fase più acuta del lockdown ma gli effetti ancora li state misurando".

"Gli ultimi dati Istat relativi al commercio al dettaglio ci restituiscono un’immagine molto preoccupante - ammette il presidente del Consiglio -, un quadro che segnala ad aprile 2020 le vendite al dettaglio diminuite del 10,5% rispetto a marzo, e a determinare il forte calo sono soprattutto le vendite dei beni non alimentari. Nel trimestre febbraio-aprile, il calo complessivo è del 15,8%: si tratta di variazioni negative che abbiamo difficilmente sperimentato negli ultimi decenni".

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