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Conte: "Carcere per gli evasori in casi gravi, perché no?"

12 ottobre 2019 | 20.51
LETTURA: 3 minuti

Il presidente del Consiglio a 'Italia 5 Stelle': "In caso di conclamata e grave evasione non capisco perché non si debba andare in carcere"

(AFP)
(AFP)

“Il carcere agli evasori è nel nostro programma di governo. Lo dico da giurista, in caso di conclamata e grave evasione non capisco perché non si debba andare in carcere”. Così il premier Giuseppe Conte a 'Italia 5 Stelle'.

Parlando poi di Turchia, da Erdogan ''un ricatto del genere non possiamo accettarlo, l'Ue saprà parlare con una voce sola e non accetterà ricatti'' ha detto in merito all'ipotesi che Ankara faccia entrare in Europa i rifugiati.

E ancora, in tema di manovra: ''Abbiamo un Cdm con scadenza 15 ottobre, prima del Cdm faremo anche una riunione. Sono giorni febbrili: con il ministro dell'Economia, in particolare, stiamo operando le ultime cognizioni'' ha sottolineato Conte, ricordando che, con lo stop alle clausole di aumento dell'Iva, ''lo spread più basso ci porterà 18 mld in tre anni''.

''Vorremmo un taglio del cuneo fiscale più sostanzioso ma non potremo avere grandi margini. Stiamo lavorando per dare i segni di una svolta. Quel che abbiamo promesso, asili nido, misure sulle disabilita, lo faremo. Certo non tutto sarà consistente o lo troverete ma faremo tutto e di più".

In merito al tema della sostenibilità "vogliamo un'Italia verde, che si sviluppi in direzione sostenibile. Ci stiamo lavorando - ha aggiunto - stiamo mettendo a punto questo 'Green new deal', sarà una serie di misure che renderanno il nostro Paese più bello e più pulito, non dovremo soffrire più i danni dell'inquinamento".

"Con Bonafede lavoriamo alla riforma della giustizia. La giustizia deve essere un servizio a beneficio dei cittadini, erogato in maniera efficiente, giusta ed equa" ha detto il premier. "Questo significa accertamenti chiari, univoci e in tempi celeri. Lavoreremo anche a questo".

Sulla sentenza della corte europea che elimina l'ergastolo ostativo ''siamo preoccupati, perché le sentenze si rispettano ma questa apre uno scenario che non ci lascia tranquilli'' ha detto il premier. ''Soprattutto l'associazione mafiosa e il terrorismo, poiché legate all'affiliazione, richiedono un segnale chiaro di collaborazione perché debbano scattare agevolazioni in caso di collaborazione. Adesso attendiamo la pronuncia della corte costituzionale, confidiamo che l'impianto possa tenere, proprio per le modalità di affiliazione confidiamo possa essere giustificato perché é efficace nel contrasto alla mafia che per noi é una costante''.

Un partito di Giuseppe Conte? ''La mia opinione è che ci sono già molti soggetti politici, bisogna lavorare con quelli che ci sono. Io sto lavorando benissimo con il M5S. Dobbiamo lavorare con le forze politiche che ci sono, con quelli che alimentano questa maggioranza'' ha detto il premier. Rispondendo a chi gli domanda se si iscriverà ad un meet up nei prossimi anni, Conte ha glissato ma si è complimentato ''per la geniale intuizione: continuate a alimentare i focolai dei meetup''.

Infine, sul Russiagate c'è "tutto questo clamore mediatico"; "non ne parlo qui perché ho un impegno istituzionale verso il Copasir. Sono state scritte fesserie, le spazzerò vie. Ma attenzione, non scherziamo su questo: con tutti gli uomini e le donne della nostra intelligence che lavorano giorno e notte per la nostra sicurezza non è bello denigrarli, lavorano per noi è la nostra sicurezza''.

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