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Conti in rosso per la Lega

18 giugno 2018 | 18.14
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Conti in rosso per la Lega, che nel bilancio d'esercizio 2017, approvato dal Consiglio federale dello scorso 11 giugno, denuncia 1.151.960 euro di disavanzo. Nel documento, che l'AdnKronos ha potuto visionare, liquidità al minimo nelle casse del Carroccio: sono, infatti, pari a 41.868,49 euro i soldi presenti tra depositi bancari e postali. Nel 2016 la cifra era di quattro volte superiore (165.196,20).

A pesare come una spada di Damocle resta il contenzioso aperto dal tribunale di Genova, dopo il blocco dei conti correnti del Carroccio, per un valore pari a circa 50 milioni, oggetto di un procedimento penale tuttora aperto. Provvedimento arrivato a seguito dell'inchiesta per la maxi-truffa sui rimborsi elettorali, che ha portato alla condanna dell'ex tesoriere di via Bellerio, Francesco Belsito, e che ha coinvolto anche il fondatore della Lega, Umberto Bossi.

Contenzioso a cui il bilancio, firmato dall'attuale tesoriere Giulio Centemero e dal segretario federale Matteo Salvini, dedica un corposo paragrafo prendendo spunto da "i crediti diversi esigibili, oltre l'esercizio successivo, pari a circa 291mila euro che riguardano le somme oggetto di sequestro giudiziario dei conti correnti di partito".

Tra gli introiti a bilancio, nel documento di 37 pagine, si segnalano poco più di 7.500 euro di quote associative versate dagli iscritti. Mentre, dal 2X1000, si ottengono ricavi pari a 1.894.085,26. Infine, circa un milione di euro sono i proventi da versamenti di singoli donatori.

La Lega dichiara poi che le uniche due aziende in cui possiede partecipazioni sono la Pontida Fin srl e Fin Group srl. La prima società, con sede a Bergamo, "è diventata la società di gestione di tutte le proprietà immobiliari del Movimento, nonché nella partecipazione (al 100%) della società MC srl". Per entrambe le aziende il valore a bilancio è di poco oltre 7.117mila euro.

I dipendenti della Lega Nord sono ora solo 7, dopo i tagli dello scorso anno, a fronte dei 29 impiegati del 2016. Nel 2017 risultano assunti 2 quadri, 4 impiegati di secondo livello e un impiegato di quinto livello.

OLTRE 1,3 MLN DONATI DA BIG PARTITO - Oltre un milione 310mila euro nelle casse del partito li hanno messi 33 dirigenti di via Bellerio, dal segretario Matteo Salvini in giù. Una sorta di 'autotassazione' che supera quanto già fanno, di prassi, i dirigenti della Lega, che 'girano' al partito 3mila euro al mese e che, in caso di candidatura alle politiche, investono di proprio 20mila euro, una tantum, per la campagna elettorale.

Una corsa alla donazione che, secondo quanto rende noto il bilancio 2017 della Lega, in possesso dell'AdnKronos, vede in testa alla lista Marco Rondini, deputato milanese, che ha versato, in totale nel 2017, 57mila euro. A seguire poi il senatore bergamasco Nunziante Consiglio, che in due tranche ha versato 54mila euro. E Nicola Molteni, sottosegretario all'Interno, che ha versato 51mila euro.

I big del partito si attestano tra i 30 e i 50mila euro di soldi versati: il segretario Matteo Salvini ha donato 36mila euro, Giancarlo Giorgetti è arrivato a quota 48mila, 46mila per il ministro dell'Agricoltura e Turismo Gian Marco Centinaio, 45mila euro invece li ha depositati Roberto Calderoli, 41mila la ministra degli Affari regionali Erika Stefani. Stessa cifra per Giacomo Stucchi, ex presidente del Copasir e per il sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi.

DAL 2 PER MILLE QUASI 2 MLN DI EURO - Nel 2017 sono stati 172.771 i contribuenti che hanno scelto di destinare il loro due per mille alla Lega, facendo affluire nelle casse di via Bellerio 1.894.085,26 euro (nel 2016 era a quota 1.411.007,36). E' quanto emerge dal bilancio 2017, appena approvato dal partito di Matteo Salvini, che mostra una tabella con la ripartizione regionale delle dichiarazioni dei redditi che hanno visto la 'X' del 2 per mille sul simbolo della Lega. Contributo il cui tetto annuo complessivo è fissato a 45,1 milioni, ma che lo scorso anno ha portato alle formazioni politiche italiane 'solo' 15,31 milioni, visto che 29,78 milioni sono restati nelle casse dello Stato.

Dalla Lombardia, tornando ai conti della Lega, sono stati 72.510 i contribuenti che hanno destinato il 2 per mille al partito guidato da Matteo Salvini. Poi il Veneto (32.669) e, a seguire, il Piemonte (17.033). Sorprende il dato dell'Emilia Romagna, che supera quota 13mila (13.133).

Poco sopra quota mille regioni come la Sardegna (1.695), Sicilia (1.303), Campania (1.112) e Puglia (1.016). Sotto quota mille le altre regioni del Mezzogiorno, come Abruzzo (933) e Calabria (583). Fanalino di coda Molise e Basilicata dove a destinare il 2 per mille al Carroccio sono stati, rispettivamente, 118 e 126 contribuenti.

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