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Conti pubblici, Renzi: ''No compiti da Ue, Italia sa cosa fare e lo farà''

06 marzo 2014 | 18.32
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Conti pubblici, Renzi: ''No compiti da Ue, Italia sa cosa fare e lo farà''

Roma, 6 mar. (Adnkronos/Ign) - Sullo stato dei conti pubblici italiani "noi non abbiamo rassicurazioni da dare" all'Unione europea. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, al termine del vertice Ue sull'Ucraina. "Qui oggi si è parlato solo di Ucraina e quindi non si è parlato della situazione economica dei Paesi membri, che verrà affrontata nel prossimo Consiglio Ue, il 20 e 21 marzo", spiega il premier.

''Rispetto a questo costante refrain italiano che dipinge l'Europa come un luogo in cui veniamo a prendere l'elenco dei compiti da fare a casa, l'Italia sa perfettamente quello che deve fare, lo sa da sola e lo farà, consapevole che oggi le priorità per il nostro Paese sono crescita e lavoro" rimarca a Bruxelles il presidente del Consiglio.

''Il monito è severo ma va anche nella direzione che è d'accordo con quello che pensiamo noi''. E' stato stamattina il commento del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan , al Gr1, sul monito dell'Ue all'Italia. O meglio il declassamento per "squilibri macro-economici eccessivi", come si legge nel Rapporto della Commissione Ue pubblicato mercoledì, che ci vede uniti a Croazia e Slovenia. ''Mette in evidenza problemi strutturali - aggiunge il titolare del Tesoro - che conosciamo da tempo. Praticamente ci incita a far ripartire la crescita e quindi l'occupazione. E in questo modo correggere gli squilibri''.

Sul monito della Ue a Francia e Germania, poi, Padoan sottolinea: ''Si, non siamo soli, ma il male comune non è mezzo gaudio. Dobbiamo tutti avviare politiche che rilancino la crescita e l'occupazione. E questa è sicuramente l'intenzione del governo italiano, in modo tale che andando in Europa e anche come presidenti del prossimo semestre possiamo auspicabilmente rilanciare la crescita in tutto il continente e non solo da noi''.

Padoan, infine, spiega che alla prossima riunione dell'Eurogruppo porterà questo messaggio: ''Il messaggio principale è che il governo ha una strategia ambiziosa di crescita, riforme e risanamento della finanza pubblica in un arco di tempo di medio termine e ci accingiamo a vararla e poi implementarla''.

Un invito alla ''serietà'' e ad evitare polemiche arriva dal portavoce della segreteria del Pd, Lorenzo Guerini: ''C'è una situazione difficile, però ci sono anche le condizioni, c'è la volontà per uscire da questa situazione, per rilanciare il Paese, per rilanciare l'economia, per rilanciare i consumi".

"Ci concentreremo - dice ancora l'esponente Democratico in occasione della segreteria del partito - sulle riforme del mercato del lavoro, sugli interventi che sbloccano i debiti della Pubblica amministrazione, sul quadro di cambiamento che ci viene chiesto dall'Unione europea, ma che è anche una necessità per il sistema italiano".

Forza Italia, con il capogruppo alla Camera Renato Brunetta, chiede al premier Renzi e al ministro Padoan di ''venire al più presto in Parlamento a dirci la situazione dei conti pubblici dell'Italia dopo il downgrading fatto dall'Unione Europea nei confronti del nostro Paese". Perché ''se è vero che Renzi avrebbe detto che i conti di Letta non erano quelli che Letta andava raccontando, Letta e Saccomanni, se è vero che Renzi ha detto questo, ce lo venga a dire in Parlamento in modo formale, e non nelle sedi di partito". ''Ripeto, perché il dottor Matteo Renzi è il presidente del Consiglio di tutti gli italiani", conclude Brunetta.

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