cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 18:35
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Conti pubblici, Tria: "Non è stata manovra correttiva"

04 luglio 2019 | 17.12
LETTURA: 3 minuti

Il ministro dell'Economia: "Non ci saranno lacrime e sangue"

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

L'Italia ha realizzato un "forte" intervento sui conti 2019 che mette in sicurezza il paese permettendo che eventuali riduzioni fiscali abbiano "effetto". Il consolidamento dovrà proseguire anche nel prossimo anno ma non ci saranno manovre "lacrime e sangue". Il ministro dell'Economia Giovanni Tria parla davanti alle commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato, il giorno dopo lo stop alla procedura sul Bilancio da parte della Commissione europea.

Si tratta di "una correzione molto forte che ha portato ad un aggiustamento strutturale dello 0,3-0,4%, il più forte fatto negli ultimi anni", sottolinea il ministro sulle misure taglia-deficit per 7,6 mld varate dal governo in extremis lunedì sera. "Un'operazione importante - insiste Tria - perché credo che ci abbia messo in sicurezza sui mercati finanziari e lo vediamo nella riduzione dello spread e dei rendimenti dei titoli e di questo si avvantaggeranno le imprese" in termini di "clima disteso sui mercati". E del calo delle tensioni potrebbe beneficiarne anche la politica fiscale del Belpaese. "Dare sicurezza e prospettiva alla finanza pubblica significa far sì che anche interventi di riduzione fiscale che abbiano effetto perché non basta ridurre le tasse perché se c'è incertezza nessuno investe", scandisce Tria.

Ma non chiamiamola "manovra correttiva per lo meno nel senso tradizionale del termine", dice Tria rivolto ai senatori. Si tratta bensì "di una correzione di bilancio", precisa, rivendicando che "l'aggiustamento è stato fatto senza nessun taglio di spesa", ma attraverso "una conduzione attenta e prudente della finanza pubblica".

Il ministro smentisce i rumors dei giorni scorsi su un veto del governo nei negoziati sulle nomine alle istituzioni europee per trovare un accordo con Bruxelles evitando l'azione disciplinare sui conti. "Non c'è stato mai nessun collegamento" tra le due trattative, "si è svolto tutto su piani completamente diversi, nessun collegamento e nessuna commistione", chiarisce.

Nessuna indicazione al momento sulla flat tax, sulla quale pesa il nodo risorse nel 2020, con 23 mld di clausole Iva da sterilizzare "Sulla flat tax c'è un tavolo al Mef, la stiamo studiando", spiega Tria.

Quanto al 2020 "un minimo aggiustamento strutturale per il prossimo anno per il prossimo anno andrà fatto, lo vedremo", dice escludendo però interventi "lacrime e sangue". "Si sta lavorando - aggiunge - per soddisfare le indicazioni date dal Parlamento all'approvazione del Def", in primis evitare l'aumento dell'Iva con misure alternative. In sintesi, conclude Tria ripetendo quello che ormai è diventato un 'mantra', si tratterà di attuare il consolidamento fiscale "non attraverso aumenti delle tasse, ma con il contenimento della spesa" senza tagliare "la spesa sugli investimenti".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza