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Conto alla rovescia per il 730 precompilato: ecco come evitare i controlli

15 aprile 2016 | 08.27
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Dopo l'introduzione del 730 precompilato, anche quest'anno i contribuenti possono usufruire della dichiarazione dei redditi precompilata ed editabile, scaricabile direttamente da internet. Già da oggi, come ricorda 'InvestireOggi' sarà possibile consultare il proprio 730 precompilato attraverso le credenziali dell'Agenzia delle Entrate o tramite il pin dell'Inps. Per eventuali modifiche e integrazioni, però, si dovrà aspettare il 2 maggio, primo giorno utile per inviare le dichiarazioni.

La dichiarazione dei redditi precompilata riguarderà per la prima volta anche i coniugi, che potranno presentare il 730 precompilato congiunto senza passare per la Caf. Tra le novità di quest'anno spicca l'inserimento degli oneri detraibili e deducibili tra cui le spese sanitarie (salvo i farmaci da banco), la previdenza complementare, le spese per interventi di riqualificazione energetica, le spese per interventi di ristrutturazione e spese universitarie. Tutte voci che si aggiungono a quelle presenti dall'anno scorso come i contributi previdenziali, i premi assicurativi e gli interessi passivi dei mutui.

Per evitare il controllo sui documenti relativi agli oneri indicati nella dichiarazione è sufficiente accettare il 730 precompilato e inviarlo senza modifiche, o comunque spedirlo con modifiche che non incidono però nella determinazione del reddito d'imposta. Accettando il modello com'è si eviteranno quindi controlli su interessi passivi come ad esempio spese sanitarie, universitarie o premi assicurativi.

Anche presentando la dichiarazione dei redditi precompilata tramite Caf o intermediario abilitato il contribuente eviterà il controllo formale sui documenti relativi a oneri detraibili e deducibili, perché verrà effettuato solo nei confronti di Caf e professionisti. Sul contribuente potranno essere effettuati dei controlli da parte dell'Agenzia delle Entrate per accertare la sussistenza dei requisiti per fruire delle agevolazioni, come ad esempio la vera destinazione ad abitazione principale dell'immobile per cui vengono detratti gli interessi passivi del mutuo.

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