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Contraffazione, Milano seconda piazza nazionale mercato falso

15 giugno 2016 | 16.57
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Contraffazione, Milano seconda piazza nazionale mercato falso

Milano è la seconda piazza nazionale del mercato del falso, ma anche la seconda città italiana per entità delle operazioni di contrasto della contraffazione. E' quanto emerge da una ricerca realizzata dal Censis per il ministero dello Sviluppo economico, presentata stamane a Palazzo Marino, nel corso di uno degli incontri organizzati nell'ambito della Settimana Anticontraffazione. Il capoluogo lombardo, spiega il direttore generale del Censis Massimiliano Valerii, "è al secondo posto della classifica nazionale del mercato del falso".

Non solo, ma "all'ombra della Madonnina, il business si distingue per modalità all'avanguardia, uniche in tutta Italia". L'offerta presenta "prodotti di qualità superiore, molto rifiniti", e può contare su "una rete molto strutturata che opera attraverso iniziative del tutto innovative: oltre a promozioni pubblicizzate online, vengono allestiti temporary store, generalmente in appartamenti prestigiosi situati nel quadrilatero della moda, ai quali tour operator specializzati accompagnano nutriti gruppi di turisti, in particolare di origine asiatica o russa".

Se si pensa che "i prezzi sono pari a circa il 15% dell'originale, è facile immaginare quale possano essere le cifre del giro". La contraffazione è "un vero e proprio attentato alla qualità, oltre che un colpo basso al lavoro e alla giusta affermazione di soggetti e imprese che quotidianamente si impegnano con la propria attività e il proprio ingegno", stigmatizza il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Prevenzione, repressione ed educazione "sono gli elementi chiave attraverso i quali portare avanti la lotta alla contraffazione, partendo dalle scuole per far comprendere ai giovani i rischi che derivano dall'acquisto di prodotti contraffatti".

Prezzi e condizioni apparentemente vantaggiosi "provocano infatti enormi danni alla società, tra rischi per la salute, perdita di posti di lavoro e di gettito fiscale e sfruttamento da parte della malavita organizzata". Tuttavia, quanto fatto finora sembra aver preso la giusta direzione: "i dati relativi al 2015 - afferma Valerii - evidenziano che accanto al primato del mercato del falso, Milano ha anche un primato nella lotta al fenomeno".

Con 1.996 sequestri e oltre 5 milioni di pezzi sequestrati dall'agenzia delle Dogane e della guardia di finanza, "la provincia milanese è al secondo posto in Italia per entità delle operazioni di contrasto, preceduta solo da Roma".

Tra il 2008 e il 2015, "l'attività congiunta da parte di tutte le forze preposte al contrasto della contraffazione ha portato a un consistente aumento di sequestri, +237%, e di pezzi sequestrati, il 76% in più", dando vita a "un 'modello Milano' destinato ad imporsi come esempio virtuoso nella realtà nazionale", che "mostra quanto l'intenzionalità degli sforzi su più fronti riesca realmente portare a risultati significativi".

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