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Contratti: chimici, tra Federchimica e Uiltec botta e risposta su salari

10 aprile 2015 | 17.03
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Gli industriali: "Abbiamo dato soldi in più a lavoratori". Uiltec: "Impoverimento generale di lavoratori" (video).

Un momento del convegno di oggi
Un momento del convegno di oggi

Botta e risposta tra Federchimica e Uiltec oggi sul rinnovo del contratto dei lavoratori della chimica. Da una parte l'associazione degli industriali che paventa il 'rimborso' della quota di salario erogata in questi anni sulla base di un'inflazione che si è rivelata poi, più bassa del previsto. Dall'altra il sindacato, che non rinuncia a battersi per una politica salariale. (video)

L'occasione è stata la presentazione a Roma del libro 'Cambiare verso. La contrattazione oltre la crisi' di Massimo Mascini, direttore de 'Il Diario del Lavoro', cui hanno preso parte Andrea Piscitelli, direttore centrale relazioni industriali di Federchimica e Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, sindacato che ha promosso il volume.

Proprio Piscitelli è entrato subito nel 'cuore' della partita contrattuale che nei prossimi mesi interesserà centinaia di migliaia di lavoratori non solo della chimica, ma anche di energia petrolio, gas-acqua, elettrici e lavanderie industriali. "A maggio -ha detto Piscitelli- ci incontreremo con i sindacati per verificare gli effetti della norma contrattuale che lega le retribuzioni all'inflazione prevista. Tre anni fa sulla base di questa norma abbiamo dato soldi in più ai lavoratori". E oggi con la deflazione "siamo noi imprese ad essere in credito di una somma considerevole che arriva a 95 euro. Noi non vogliamo mettere le mani nelle tasche dei lavoratori ma le soluzioni vanno trovate".

Altrimenti, ha spiegato Piscitelli, a pagarne le conseguenze sarebbe la credibilità del contratto stesso. "Non voler applicare adesso questa norma -ha spiegato Piscitelli ai sindacati- vorrebbe dire distruggere il contratto, le norme non si possono applicare solo quando fanno comodo. Questo problema -ha aggiunto- avevamo provato ad applicarlo già a gennaio, ma con i sindacati purtroppo non è stato possibile".

Federchimica, ha continuato Piscitelli, è pronta comunque a trovare delle soluzioni. "Quella della moratoria dei contratti -ha detto- fino a che i problemi non sono risolti e l'inflazione non risale non è la soluzione che preferiamo perchè vorrebbe dire che delle parti sociali nazionali non sono riusciti a risolvere il problema. Ma se non ci sono soluzioni la moratoria resta l'unica strada, a livello totale o parziale".

E Piscitelli infine ha ribadito che "il futuro della contrattazione sta nelle mani degli attori sociali. Questi che ci aspettano sono mesi cruciali per la contrattazione. O ne usciamo più forti e credibili, oppure siamo 'morti' come attori sociali".

Dalla Uiltec non si è fatta attendere la risposta di Paolo Pirani, segretario generale del sindacato. "Credo che abbiamo il dovere -ha spiegato Pirani- di rispettare gli impegni presi, ma, come avvenuto in passato, sul delta salariale ci confronteremo nell'ambito del rinnovo contrattuale". Di certo, ha ricordato Pirani "si dovrà tenere conto dell'impoverimento generale dei lavoratori dovuto alla politica fiscale e per questo andrà affrontata la politica salariale in modi diversi".

E neanche al leader della Uiltec piace l'idea della moratoria. "Sarebbe come dire -ha spiegato- di rinunciare ad affrontare le tematiche dell'oggi".

E Pirani ha ricordato che "entro giugno presenteremo le piattaforme unitarie con gli altri sindacati sui nostri contratti di competenza. Noi vogliamo realizzare questi rinnovi, nel rispetto reciproco dei ruoli di ognuno".

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