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Contratto, Federmeccanica chiede dialogo ma non apre a sindacati

01 luglio 2016 | 19.53
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Contratto, Federmeccanica chiede dialogo ma non apre a sindacati

Si appella alla 'forza della ragione' contro una 'prova muscolare', parla di "ripresa del dialogo", chiede uno stop alla conflittualità che sta bloccando l'uso degli straordinari in moltissime aziende, ma non concede nessuna apertura alle richieste di Fim Fiom e Uilm per un passo indietro sulla questione salariale, al tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. Federmeccanica va dritta per la sua strada, legittimata non solo dall'assemblea di oggi, a Brescia, ma anche dall'abbraccio sostanziale del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.

"Non temiamo le divergenze perché il confronto è l’unica via per raggiungere il miglior accordo possibile. Per questo invito i sindacati ad abbandonare la conflittualità che danneggia tutti, lavoratori e imprese, per riprendere la strada del dialogo, su nuove basi, andando oltre liturgie e ritualità superate", scandiva dal palco il presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi. Una apertura, però, che non concedeva molto e che ha ribadito la 'piattaforma' degli industriali meccanici su cui il negoziato si è impantanato dall'inizio, 6 mesi fa.

"Un impianto contrattuale su due livelli, fra loro coordinati e complementari, che realizzi un rapporto più avanzato ed equilibrato tra parte fissa e parte variabile della retribuzione, collegata ai risultati. Una soluzione nella quale il Contratto nazionale resta il cardine di riferimento, con funzioni di tutela e garanzia sui diritti fondamentali , lasciando spazio ai contratti aziendali, che devono essere legati sempre più al reale andamento dell’impresa e all’effettiva produzione di valore", spiega.

D'altra parte, ripeteva Storchi, "non ci sono alternative"; i mondo è cambiato e sta cambiando rapidamente e il modello 'fordista' è ormai impraticabile, oggi servono "nuovi occhi" per guardare ad un "rinnovamento contrattuale" con cui modificare in profondità "il modo di pensare, vivere e lavorare" e che porta, in sostanza, ad un sistema in cui la distribuzione della ricchezza avvenga solo dopo che si è prodotta.

"La trattativa che Federmeccanica ha in corso non è uno scontro muscolare tra due fazioni. In situazioni come questa l’unica forza che può e deve vincere è quella della ragione", dice ancora Storchi incassando il pieno appoggio del leader di viale dell'Astronomia, Boccia: "condivido a pieno le regole d'ingaggio di Storchi". Perchè, prosegue, se "si dovesse fare un cattivo accordo, questa volta rischiamo di portare il sistema industriale alla paralisi. E questo non ce lo possiamo permettere né noi né i sindacati. Bisogna aprirsi alla corresponsabilità". E rivolto ai segretari generale di Fim Fiom e Uilm, seduti in platea, aggiunge: "il problema non è andare d'accordo ma, cari sindacati, andare nella stessa direzione", prosegue.

"Dobbiamo sforzarci di capire le ragioni degli altri per capire dove vogliamo andare", dice ancora auspicando "un percorso comune" sul contratto e ribadendo come la linea di Federmeccanica non preveda "un gioco al ribasso perché si vuole distribuire ricchezza nè copiare altri Paesi".

Una doccia fredda per Fim Fiom e Uilm presenti in platea, anche se non del tutto inattesa che fa presagire un inasprimento delle mobilitazioni future. Una lotta che sarà appoggiata da Cgil, Cisl e Uil che stanno ragionando, in vista dell'assemblea dei delegati del 12 luglio prossimo, proprio sul dossier contratti, tute blu ma anche P.a e altro, e sulle risposte da dare in caso di fumata nera su più fronti senza escludere neppure l'opzione sciopero generale.

"Federmeccanica si scordi di piegare i lavoratori e investa nel dialogo", replica a Storchi il leader Fim, Marco Bentivogli. "Se come noi, gli industriali avessero puntato tutto sul negoziato, come molte volte in passato avremmo fatto un buon contratto e senza scioperi", prosegue auspicando che "da lunedì si cambi musica e che prevalga l'investimento nella mediazione, l'unico che nelle fasi difficili mette al bando i fanatismi e porta dritti verso un intesa, positiva e innovativa".

Guarda alla mobilitazione ma anche al dialogo la Fiom di Maurizio Landini:"se a questa assemblea non seguirà nessuna ripresa ufficiale del negoziato Fim Fiom e Uilm, oltre a intensificare lo sciopero degli straordinari, dovranno valutare nuove iniziative di lotta, nessuna esclusa", dice ripetendo come il sindacato voglia "rinnovare il contratto ma con due livelli". Più dura la Uilm: "senza un cambio di passo e un nuova posizione al tavolo contrattuale, andremo avanti, imperterriti, con il conflitto. La loro proposta è impossibile da accettare", scandisce il leader Rocco Palombella.

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