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Lavoro: Coop bacino occupazione, +6,1% posti in 2008-2015

07 febbraio 2017 | 11.12
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Maurizio Gardini presidente Alleanza Cooperative Italiane
Maurizio Gardini presidente Alleanza Cooperative Italiane

Negli anni duri della crisi, le cooperative hanno a costituito un bacino prezioso di nuove opportunità di lavoro. Si stima che dal 2008 al 2015 il peso occupazionale delle cooperative italiane sia aumentato del +6,1%, mentre negli stessi anni il Sistema Italia ha fatto registrare una diminuzione di occupati pari al -1,7% (22 milioni 541 mila occupati a fine 2015, rispetto a 22 milioni 923 mila a fine 2008). Oggi la cooperazione rappresenta l’8% del Pil e le sue imprese danno lavoro 1.350.000 persone. L’Alleanza delle Cooperative italiane rappresenta, in termini economici oltre il 93% del movimento cooperativo italiano e in termini occupazionali quasi l’85%. E' il quadro che emerge da Alleanza Cooperative Italiane che oggi festeggiano 130 anni di impegno per il Paese.

"La storia della cooperazione italiana si sposa con la storia del paese. Promuovere le potenzialità di un territorio, senza delocalizzare, garantire un pluralismo imprenditoriale con pari opportunità per donne e giovani, è la funzione sociale, prima che economica, svolta dalla cooperazione, ruolo che le viene riconosciuto dall’Art 45 della Costituzione" sottolinea il presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane Maurizio Gardini che, con i copresidenti Mauro Lusetti e Rosario Altieri, si confronta oggi con il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, per i 130 del movimento cooperativo italiano.

"Non guardiamo a quanto è stato fatto -sottolinea Alleanza Cooperative Italiane- ma a quanto ci resta da fare. Rispondere alle esigenze nuove e complesse che arrivano dalle comunità in termini di welfare e di servizi, continuare a produrre lavoro, perché la disoccupazione e la produttività sono il vero deficit strutturale del Paese". "C’è bisogno di più cooperazione non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Europa che oggi 'festeggia' il 25esimo anniversario da Maastrcht" sottolinea ancora l'Alleanza, mettendo in evidenza che "il pensiero europeo di impresa a taglia unica non funziona".

"Dire no al pluralismo d’impresa significa dire no a un mercato più umano, più a misura di territorio e di persona" avverte il mondo coop, che ricorda che oltre a "promuovere l’autoimprenditorialità e l’autorganizzazione dei cittadini in cooperative di comunità per rispondere alle esigenze del territorio, favorisce l’acquisizione di imprese in default da parte degli stessi lavoratori che si trasformano da operai a imprenditori di se stessi. È la storia dei tanti workers buyout nati negli anni della crisi. Così come crea occupazione anche attraverso la promozione del programma 'Garanzia Giovani', il Servizio Civile e le Start Up cooperative".

L’impegno per la legalità" è uno dei grandi temi" sui quali è concentrata l’Alleanza delle Cooperative che "contrasta la concorrenza sleale da parte di imprese costituite ad hoc e le cooperative spurie". L'Alleanza, ricorda anche il sostegno all'Associazione Libera, "promuovendo la nascita di cooperative di giovani che rimettono nel circuito della legalità beni sequestrati alla criminalità". Inoltre, sul contrasto delle false cooperative l’Alleanza delle Cooperative italiane ha promosso "una legge di iniziativa parlamentare sostenuta con oltre 100.000 firme e oggi il testo è all’esame del Senato".

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