"La strada da percorrere è quella di integrare gli interventi in materia di efficientamento energetico con le politiche che riguardano la programmazione e l'uso dei fondi nazionali ed europei in materia di riqualificazione delle aree urbane e di promozione delle smart city, di riqualificazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, di mobilità sostenibile, di occupazione e formazione professionale". Ad affermarlo è il Consiglio Nazionale degli Architetti che si augura "che le osservazione formulate dalla Commissione Ambiente della Camera, presieduta da Ermete Realacci, trovino spazio nel Decreto legislativo che recepisce la Direttiva Ue sull'efficienza energetica che il Cdm si appresta ad approvare oggi".
In particolare, rileva il Consiglio nazionale, "è indispensabile che nel provvedimento che il Governo si appresta a varare trovi posto l'istituzione di una struttura nazionale di supporto per coordinare, con il complesso delle misure già in essere e finalizzate alla riqualificazione, la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico".
Per il Consiglio nazionale degli Architetti, "deve essere una priorità rendere l'efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico e privato un obiettivo delle politiche di sviluppo sostenibile per ridurre i consumi energetici e la produzione di CO2 e per migliorare l'habitat e la sicurezza delle città, delle scuole e dei condomini, così come lo deve essere rendere permanenti le agevolazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili (il cosiddetto ecobonus). Il nostro auspicio -conclude- è che siano anche adottate tutte quelle misure necessarie a garantire un quadro di regole credibili, semplici e certe per la certificazione energetica degli edifici fissando requisiti a garanzia della competenza professionale e dell'indipendenza dei certificatori".