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Coppa Italia, stabili condizioni tifoso ferito. Gip: "E' stato De Santis a sparare"

08 maggio 2014 | 16.15
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Coppa Italia, stabili condizioni tifoso ferito. Gip:

Il quadro clinico di Ciro Esposito, il tifoso napoletano rimasto ferito sabato 3 maggio in occasione dalla finale di Coppa Italia e ricoverato al policlinico Gemelli - è stazionario. Anzi, sembrerebbe in leggero miglioramento. Esposito, secondo quanto riferiscono i sanitari del Gemelli, "ha raggiunto una soddisfacente stabilità dei parametri vitali principali". "La prognosi - sottolinea il Policlinico in una nota - rimane comunque riservata e la condizione di criticità non risolta, nonostante si sia potuto ridurre significativamente il dosaggio dei farmaci vasoattivi. Proseguono la dialisi e la ventilazione meccanica".

"C'è un altro piccolo miglioramento ringraziando Dio, è ancora intubato ma respira meglio", ha detto dal canto suo Antonella Leardi, la madre di Esposito, dopo aver fatto visita al figlio. "Quando sono entrato - prosegue Giovanni, il papà di Ciro - stava dormendo, era sedato. Si è regolarizzata la pressione del sangue, prima respirava con affanno adesso sembra che respiri meglio".

Al Gemelli è ricoverato anche un secondo tifoso napoletano, Gennaro Fioretti, che nella sparatoria di Roma "ha portato ferite da scoppio alle braccia. In particolare, desta preoccupazione la ferita al braccio destro, in cui la pallottola non ancora estratta ha provocato una lesione del nervo radiale, con grave compromissione della funzionalita'". Il giovane verrà operato nei prossimi giorni dagli ortopedici del Gemelli, per tentare di riparare la lesione ai nervi.

Quanto alla detenzione in carcere di Daniele De Santis è stata determinata "dalla sua natura incontenibile e specialmente violenta". E' una delle considerazioni del gip di Roma Giacomo Ebner nella motivazione dell'ordinanza con la quale ha stabilito la detenzione in carcere dell'ultrà giallorosso al quale si contesta di aver sparato sabato scorso i proiettili che hanno ferito il gruppo di tifosi napoletani.

Secondo Ebner per De Santis "è comprovata la incapacità a misurare la gravità delle proprie azioni e di un generale atteggiamento di sfida nei confronti dell'ordinamento e delle sue regole". Perciò è questo che ingenera nel giudice il convincimento a mantenere il provvedimento perché "ogni altra misura al di fuori della custodia cautelare in carcere risulta inadeguata".

La detenzione in carcere per il capo ultrà è motivata nell'ordinanza del gip di Roma anche dal timore che possano essere commessi reati dello stesso tipo di quelli a lui contestati alla luce della "violenza della condotta, la futilità dei motivi dell'azione, l'assoluta mancanza di controllo e la totale incapacità di ponderazione della misura e del senso del pericolo per sé e per gli altri, la manifestata tendenza a farsi giustizia da sé e i gravi, reiterati e specifici precedenti penali e carichi pendenti".

Il gip di Roma, afferma infine che "allo stato della documentazione in atti, si ritiene individuato in De Santis l'autore dei colpi d'arma da fuoco". Il giudice fa riferimento alla testimonianza del tifoso napoletano Raffaele Puzone il quale ha parlato della presenza di tre persone munite di casco da lui notate nel vicolo assieme a De Santis, unico a volto scoperto.

A fiancheggiare Daniele De Santis in ogni caso c'erano almeno altre 4 persone. Avevano il casco in testa e partecipavano al lancio di pietre contro il pullman dei tifosi napoletani diretti allo stadio Olimpico. Sulla base di questa convinzione, gli investigatori stanno cercando di identificare e rintracciare queste 4 persone che poi, di fronte alla reazione dei tifosi napoletani che li hanno fronteggiati, come risulta da testimonianze, si sono dati alla fuga lasciando solo De Santis. Questi fu duramente colpito prima che sparasse con la pistola poi recuperata all'interno del Ciak Village. Insieme con le indagini per rintracciare le 4 persone la Procura ha disposto altri accertamenti e si accinge ad affidare a esperti consulenze di natura balistica per ricostuire da quale distanza sono partiti i colpi che avrebbe sparato da De Santis all'indirizzo dei napoletani.

E mentre il procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone ha precisato che "non ci sono da parte della Procura della Repubblica indagini sulla presunta trattativa che si dice abbia preceduto l'inizio dell'incontro Napoli-Fiorentina" e che comunque il suo ufficio e la Questura continueranno ad indagare sugli altri vari aspetti della vicenda, magistrati e funzionari della Digos hanno ispezionato questa mattina, alla presenza di testimoni, la zona di Tor di Quinto dove è avvenuta la sparatoria. Scopo di questo accertamento è quello di ricostuire in tutte le sue fasi l'aggressione a Ciro Esposito.

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