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Copyright: Fieg, 'bene negoziazione assistita, su equo compenso coinvolgere parti'

23 settembre 2021 | 18.50
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Una delegazione della Fieg è stata oggi audita presso le Commissioni riunite ‘Cultura, scienza e istruzione’ e ‘Trasporti, poste e telecomunicazioni’ della Camera dei Deputati, sullo Schema di decreto legislativo di attuazione della “direttiva Copyright”, approvato in esame preliminare dal Consiglio dei Ministri del 5 agosto scorso.

Con specifico riferimento alla previsione che introduce un diritto connesso in favore degli editori di giornali sugli utilizzi online dei loro contenuti editoriali da parte delle piattaforme di condivisione dei contenuti e delle imprese di media monitoring e rassegne stampa, si legge in una nota, la Fieg ha espresso apprezzamento per l’impianto generale della normativa di recepimento e in particolare per il meccanismo di “negoziazione assistita” tra le parti, teso a garantire l’effettività dell’esercizio del diritto riconosciuto dalla direttiva europea, la quale demanda ai singoli Stati membri proprio il compito di assicurarne in concreto l’applicazione.

Sulla nozione di estratti molto brevi, altro punto cruciale della nuova disciplina, è stato rilevato come l’esperienza di altri Stati membri abbia già portato all’attenzione condotte potenzialmente lesive dei diritti degli editori di giornali; occorre, pertanto, che la suddetta nozione sia individuata in modo da non pregiudicare la libera circolazione delle informazioni né l’efficacia dei diritti previsti dalla direttiva, nella convinzione che se l’uso dell’estratto molto breve ha una funzione sostitutiva della pubblicazione o comunque dispensa il lettore dal far riferimento ad essa rappresenta una evidente violazione del diritto connesso.

In merito alla definizione di un compenso ai giornalisti, prosegue la Fieg, è stato osservato come il recepimento delle direttive europee debba avvenire tenendo conto dei contesti normativi e contrattuali propri di ciascun ordinamento: nel nostro, sono già riconosciuti alle aziende editoriali i diritti di utilizzazione economica per l’attività lavorativa prestata da giornalisti dipendenti e nel contratto è prevista una specifica disciplina per la cessione a terzi degli articoli. Si è proposto, pertanto, di esplicitare che la previsione relativa alla definizione di un compenso ai giornalisti debba applicarsi esclusivamente ai giornalisti prestatori di lavoro autonomo.

Infine, in merito all’adozione da parte di Agcom del regolamento che individuerà i parametri per la determinazione dell’equo compenso, gli editori associati alla Fieg hanno chiesto di prevedere il coinvolgimento delle parti interessate, sotto forma di consultazione o analoga forma di partecipazione.

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