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Coralli second skin e tagli couture, Del Core esplora profondità mare

21 settembre 2022 | 22.17
LETTURA: 2 minuti

Lo stilista presenta p/e 2023: abiti comodi da indossare, tra volumi slim e tagli scultorei

Una delle uscite della collezione 'Fathom' di Del Core
Una delle uscite della collezione 'Fathom' di Del Core

La forza di Daniel Del Core è la sua capacità di mutare sempre pelle senza mai perdere la propria identità. Lo dimostra 'Fathom', la collezione tratteggiata per la prossima spring-summer 2023 nella quale il designer italo-tedesco ha messo tutto sé stesso, fino a sfiorare le profondità del mare. "Faccio immersione e tutto è iniziato con il lavoro realizzato per la scorsa Cruise collection - dice lo stilista nel backstage della sfilata -. Ho iniziato a fare ricerche su questo genere e ad esplorare la profondità del mare". L'acqua è l'elemento più vivo e assume ogni forma possibile, con i colori che mutano proprio come nei fondali.

"Ho pensato che fosse bello lavorare su una sfilata molto colorata - spiega lo stilista - fino a toccare colori quasi trasparenti. Volevo fare in modo che fosse meno couture, con più vestibilità e portabilità. Tutto è super leggero, dai tessuti di chiffon al tailoring stretch. Volevo abiti comodi da indossare, alternando volumi molto slim e decostruiti con tagli più scultorei".

I corsetti, tra i fiori all'occhiello del designer, sono meno 'carichi', più leggeri e fluidi. "Era una mia esigenza fare qualcosa che fosse più soft" rivela. Non mancano le citazioni a Helmut Newton, gigante della fotografia di moda. "C'è il suo occhio da fotografo - evidenzia Del Core -. Ha realizzato una campagna pazzesca per Wolford e per questa collezione abbiamo realizzato una piccola collab con il brand per calze, body e collant, prendendo spunto dal loro archivio".

In passerella spazio all'abito bambola, a scenografici long dress da sera o creazioni con una lunga coda di chiffon fucsia e rosso. Menzione speciale per l'abito corallo effetto second skin che sembra crescere sul corpo come fosse vegetazione. Le giacche senza collo, i pantaloni ampi o i gilet che si liquefanno in orli a fazzoletto completano la collezione, dando un tocco sartoriale mentre il nudo fa capolino attraverso bandelle e tagli. I mantelli hanno una grandezza couture e gli abiti scolpiti si modellano attorno alla figura come onde, con harness che decorano abiti più 'virginali'.

"Non è stato semplice iniziare questo progetto in un momento delicato (lo stilita ha debuttato a febbraio 2021, in piena pandemia, ndr) - dice lo stilista -. Ma avere un team forte alle spalle è stata la chiave del successo per il marchio, è servito tanto per superare questo momento difficile. Persistendo con la nostra immagine, ora che tempi stanno cambiando, siamo contenti dei risultati e speriamo di continuare su questa strada". (di Federica Mochi)

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