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Corecom Piemonte a fianco delle scuole contro fake news e disinformazione

09 febbraio 2021 | 17.16
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(Fotogramma)
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L’educazione per una corretta informazione contro il dilagare di fake news. Alla vigila del Safer Internet Day - Giornata mondiale dedicata all’uso positivo di Internet, il Consiglio regionale e il Corecom Piemonte lanciano un’iniziativa dedicata alle scuole superiori di secondo grado della regione: da oggi verrà, infatti.  distribuito un prontuario che contiene le linee guida che i ragazzi potranno seguire per distinguere la corretta informazione dalle fake news. Inoltre,  gli oltre 176 mila studenti avranno la possibilità di rispondere a un questionario online e di restituire al Corecom e all’Ufficio scolastico regionale una mappa che rappresenti la consapevolezza acquisita sul tema. (Video)

Nella prima fase saranno coinvolti 176.783 allievi ed entro la fine dell’anno scolastico 2020/2021 il progetto sarà esteso anche alle scuole secondarie inferiori e il prontuario e il questionario saranno accompagnati da un video tutorial. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Agcom. 

"La libertà di parola, di stampa e anche della stessa satira, rappresentano fondamenti a cui non possiamo rinunciare, perché sono  le basi per la costituzione di una società libera, democratica e civile'', ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia che ha ammonito: questo  però non si deve assolutamente confondere con la libertà di produrre e divulgare notizie palesemente false, perché la disinformazione può condizionare le opinioni e le discussioni pubbliche, creando danni economici e sociali, e compromettendo la credibilità dell’intero sistema dell’informazione",

''Il contrasto alla disinformazione è un elemento costitutivo del Corecom piemontese - ha evidenziato il presidente, Alessandro De Cillis - che ha nel proprio Dna il dovere di occuparsi della relazione tra i minori e il mondo dell’informazione, in un contesto positivo come quello del Piemonte che per primo ha approvato una legge regionale sul cyberbullismo. Inoltre siamo i primi in Italia ad aver sottoscritto un accordo con Il Garante per la Privacy sulla tutela dei minori sui social. E’ per questo motivo che abbiamo fortemente voluto realizzare un progetto formativo che, per il tramite dell'Usr e del corpo insegnanti, arrivi agli studenti".

"Nel continuo dilagare di contenuti volutamente disinformativi - ha aggiunto il presidente della Regione, Alberto Cirio - le istituzioni hanno un ruolo davvero fondamentale perché, in questo periodo già socialmente difficile, non si può permettere a coloro che cercano visibilità di pubblicare menzogne e realtà distorte. Dobbiamo trasmettere ai nostri giovani la capacità di analisi critica rispetto alle informazioni che ci arrivano dall’esterno'' mentre la sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha osservato: ''viviamo in un contesto dove siamo inondati di informazioni, da canali tradizionali a canali social. Questo ci deve interrogare sul costruire una coscienza critica e dare strumenti a ragazzi e ragazze per riuscire a comprendere e distinguere le informazioni dalle notizie false, verificare le differenze tra titolo e contenuto senza cadere nella trappola del click".

Per Laura Arìa, commissaria Agcom "i giovani sono i più esposti ai rischi ed essere nativi digitali non vuol dire possedere tutti gli strumenti. Dobbiamo farci carico del digital divide culturale non pensando che i problemi si risolvano da soli. Con la pandemia le fake news sono aumentate esponenzialmente a livello globale, l’Europa con il Digital Service Act ha introdotto maggior responsabilità per le piattaforme online, chiedendo più trasparenza e vigilanza". 

"L’iniziativa coglie un punto fondamentale: l’educazione per consentire ai ragazzi di discernere", ha concluso Antonio Martusciello, docente di Diritto della Comunicazione allo Iulm e già commissario Agcom ricordando che ''una  ricerca dell’Università di Firenze e della Sapienza ci dice che nell’ultimo anno gli adolescenti che trascorrono più di cinque ore davanti a un device sono passati da 3 su 10 a 6 su 10, quindi sono molto più esposti ai rischi. Da una ricerca Agcom il 78% dei giornalisti ha dichiarato di imbattersi in una notizia falsa almeno una volta a settimana e il 22% ogni giorno. Il rischio in rete è enorme e si può superare solo fornendo strumenti alle persone".

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