Dopo un ricovero di 11 giorni all'ospedale Niguarda, Corona è stato trasferito nel carcere di Monza
"Fabrizio è imbufalito. Sono preoccupato e mi piange il cuore a vedere un uomo così che fatica a stare in piedi". Ivano Chiesa, legale di Fabrizio Corona, descrive così le condizioni del suo assistito che ieri sera, dopo un ricovero di 11 giorni all'ospedale Niguarda, è stato trasferito nel carcere di Monza dove deve scontare la misura decisa dal tribunale di Sorveglianza per aver violato i domiciliari. Per Corona la pena da scontare terminerà nel settembre 2024.
"E' l'ennesima dimostrazione muscolare di questo Stato: una cosa è mostrare i muscoli con soggetti pericolosi, una cosa è contro un uomo innocuo come Fabrizio che fa male solo a se stesso" aggiunge Chiesa. "Mi ha detto che lo hanno portato via in otto, qualcosa non mi quadra, otto contro uno si fa quando è pericoloso, Fabrizio è un uomo che non si regge in piedi - aggiunge il difensore - che non mangia da dodici giorni e che prende psicofarmaci".