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Coronavirus, "bimbi all'aperto con occhiali da sole e mascherina"

22 maggio 2020 | 11.56
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Andrea Manfredi, specialista oculista dell'azienda ospedaliera S.Giovanni di Roma: "Occhi porta d'entrata e uscita virus, proteggerli come bocca e naso". E sottolinea: "Negli ultimi tempi congiuntiviti persistenti, può essere un segnale della circolazione del virus"

Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

Proteggere gli occhi dal rischio Covid-19 "come si proteggono il naso e la bocca con mascherina e per farlo servono gli occhiali, da sole se si esce di giorno e magari da vista (neutri) se si esce la sera. Questo vale anche per i bambini sopra i sei anni". A fare il punto con l'Adnkronos Salute è Andrea Manfredi, specialista oculista dell'azienda ospedaliera S.Giovanni di Roma. "La raccomandazione più importante è l'igiene della mani e mai toccarsi gli occhi con i guanti o distrattamente con le mani", rimarca lo specialista.

"Ricordo che il coronavirus è stato isolato anche nelle lacrime - aggiunge Manfredi - l'occhio è la porta di entrata e di uscita del virus, per questo dobbiamo stare molto attenti a come ce ne prendiamo cura. Ad esempio, bisogna fare molta attenzione se l'occhio diventa rosso, indice di una congiuntivite che può essere frequente soprattutto in questo periodo di allergie, ma anche virale e nei casi peggiori un segnale d'allarme per un sospetto caso Covid-19, magari asintomatico. Facilmente si può essere ingannati. Negli ultimi mesi ho visto un aumento di questa problematica e qualche sospetto, anche pensando i mesi precedenti la pandemia, l'ho avuto che potessi avere avuto di fronte un caso".

"Per gli occhi rossi - osserva lo specialista - di solito si dava un collirio per 3-5 giorni e il paziente guariva. Abbiamo invece osservato negli ultimi tempi una persistenza del problema per un periodo più lungo e anche questo può essere un segnale che il virus ha circolato, può aver colpito in maniera lieve con una congiuntivite esterna, molto di più di quello che si pensa".

Lo specialista ha notato, comunque, che "le persone hanno interiorizzato le regole principali di distanziamento e di attenzione - conclude - questo è davvero una buona notizia. Sono loro stesse che evitano di incorrere in situazioni a rischio".

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