L'allarme di Confesercenti: "Urgente accelerare ripartenza"
Il prolungamento del lockdown aggrava la crisi delle imprese. L’estensione dello stop fino al 3 maggio peggiora ulteriormente le prospettive economiche: a fine aprile, la spesa delle famiglie raggiungerà il punto di massima contrazione, con una flessione su base mensile fino a 30 miliardi (-30% circa). Nei primi quattro mesi dell’anno, la perdita cumulata raggiungerebbe i 45 miliardi. A stimarlo è Confesercenti.
L’emergenza sanitaria, di questo passo, diventerà una vera e propria catastrofe economica. "E' possibile però ridurre il crollo accelerando le riaperture: la salute rimane la priorità, - suggerisce la Confesercenti - ma è urgente porre le premesse per avviare un recupero del maggior numero possibile di attività economiche, garantendo la sicurezza di tutti. Bene la riapertura di librerie, negozi per infanzia e ingrosso carta: ma si poteva fare di più. Le nuove misure in arrivo per la sicurezza nei negozi potrebbero consentire una ripartenza anticipata anche per altre tipologie di imprese, ad oggi ferme".
Una ripresa lenta, che nei mesi estivi non vedrebbe ancora a pieno regime la struttura commerciale, prolungherebbe infatti per tutto il 2020 la flessione dei consumi, che a fine anno sarebbe pari al -6% (-60 miliardi circa) rispetto al 2019. Con l’adozione dei necessari protocolli di sicurezza, questa perdita potrebbe essere fortemente attenuata e potrebbe ridurre la flessione dei consumi a fine anno al -3,5%.