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Coronavirus: da Altroconsumo tutte le informazioni sui rimborsi viaggi e eventi

28 aprile 2020 | 17.11
LETTURA: 5 minuti

(Afp)
(Afp)

Le restrizioni per l'emergenza Covid-19 proseguono fino al 18 maggio, con limitazioni alla mobilità e agli spostamenti su tutto il territorio nazionale. I consulenti e gli esperti di Altroconsumo continuano a essere a disposizione gratuitamente per chi sta riscontrando problemi con voli o prenotazioni. Vediamo nel dettaglio le procedure da seguire per richiedere il rimborso di quanto pagato per viaggi, hotel, spettacoli culturali o eventi sportivi

Stop agli spostamenti non strettamente necessari: proseguono ancora fino al 18 maggio 2020 le limitazioni alla mobilità su tutto il territorio nazionale. Per arginare l'allarme coronavirus, il Governo è intervenuto a più riprese sul tema dei rimborsi per i viaggi annullati in seguito all'emergenza sanitaria. Le disposizioni introdotte dal decreto "Cura Italia" prevedono rimborsi anche dei biglietti acquistati per spettacoli, concerti, eventi culturali o sportivi e degli alberghi prenotati senza pacchetto turistico. Per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori, abbiamo messo a disposizione di tutti i nostri consulenti qualificati: se hai bisogno di un supporto è sufficiente compilare il form online e ti ricontatteremo noi per fornirti assistenza.

A sei settimane dal lancio, il servizio di assistenza gratuito per supportare i consumatori in questa delicata fase di emergenza sanitaria sta diventando sempre più un riferimento per la risoluzione dei problemi. “Il numero delle richieste al nostro servizio di consulenza aumenta di settimana in settimana”, spiega Ivo Tarantino, responsabile delle relazioni Esterne.

“Fin dall’apertura del servizio gratuito Assistenza Coronavirus, il maggior numero di segnalazioni - sottolinea Tarantino - è relativo alla cancellazione dei voli a causa dell'emergenza sanitaria in atto. Non è nostro interesse far fallire l’industria dei trasporti e dei viaggi, ma pretendiamo che i consumatori vedano tutelati i loro diritti e non diventino creditori del settore in eterno. Per questo Altroconsumo - insieme ad altre associazioni di consumatori di Belgio, Spagna e Portogallo - chiede all’UE misure di sostegno al settore, ma anche chiarezza e uniformità per la tutela dei diritti dei viaggiatori, con regole su rimborsi, voucher e fondi di garanzia in caso di insolvenza delle compagnie o degli operatori del settore viaggi e turismo”.

Oltre alla cancellazione dei voli, che rappresentano il 42% del totale delle richieste, le segnalazioni riguardano anche altre tematiche. In ordine decrescente, seguono l'annullamento di prenotazioni di alberghi o altre strutture ricettive (16%) e di viaggi organizzati (15,6%). Superano il 12% anche le richieste relative alla sospensione delle rate di mutui e prestiti a cui non si riesce a far fronte a causa di difficoltà economiche del momento. Supera il 10% il volume delle richieste di supporto sulla chiusura di palestre e corsi a causa dell'emergenza Covid-19, seguita dai dubbi sulla mobilità e sulle disposizioni governative, dal rimborso di rette e spese scolastiche e dagli investimenti.

Nonostante le indicazioni fornite dai decreti, in diversi casi ci segnalano difficoltà a mettersi in contatto con la compagnia aerea per richiedere il rimborso o per ricevere informazioni riguardo il cambio dei biglietti acquistati e annullati in seguito all'emergenza sanitaria o non utilizzabili a causa delle restrizioni negli spostamenti imposti dal decreto "Io resto a casa". Nella maggior parte dei casi si tratta di un disguido dovuto al periodo di sovraccarico di richieste che interessa anche il servizio clienti delle compagnie aeree. Che fare allora? Bisogna avere pazienza, considerando anche che i termini per i rimborsi scadranno a giugno (salvo ulteriori proroghe). In questi casi è consigliabile inviare una Pec alla compagnia aerea: così sarà possibile dimostrare di aver inoltrato la richiesta nei termini indicati dal decreto, cioè entro 30 giorni dalla fine del divieto imposto (fissato per ora al 3 maggio 2020).

Viaggi, come funziona la procedura di rimborso: Il decreto 9/2020 prevede rimborsi per i viaggi in aereo, bus, traghetto o treno acquistati da:persone residenti o domiciliate in Italia; persone che hanno prenotato soggiorni o viaggi per turismo; persone che hanno programmato la partecipazione a concorsi pubblici, manifestazioni o eventi pubblici e privati, anche culturali, ludici, sportivi e religiosi sul territorio nazionale annullati a causa dell'emergenza sanitaria; persone che hanno acquistato un biglietto con destinazioni estere dove sia stato impedito o vietato lo sbarco, l'approdo o l'arrivo in seguito alla situazione emergenziale Covid-19.

Come fare la richiesta di rimborso: La richiesta di rimborso deve essere inoltrata entro 30 giorni dalla fine del divieto imposto (a oggi, quindi, 30 giorni a partire dal 17 maggio 2020), dall'annullamento o dal rinvio dell'evento programmato e dalla data di partenza prevista verso un paese in cui è stato imposto un divieto di ingresso. È necessario allegare il titolo di viaggio, la documentazione che attesti la partecipazione a concorsi pubblici, manifestazioni o eventi annullati a causa dell'emergenza sanitaria. Entro 15 giorni dalla richiesta il vettore o l'agenzia di viaggi deve procedere al rimborso integrale del biglietto o all'emissione di un voucher di pari importo utilizzabile entro un anno dall'emissione.

Spettacoli, eventi e prenotazioni: In molti hanno già acquistato biglietti a teatri e partite o pagano abbonamenti a palestre o mezzi. Ci sono anche coloro che hanno già acquistato viaggi con tour operator. Hanno diritto ad essere rimborsati se decidono di non partire? Ecco tutte le risposte.

Il Governo non ha previsto un rimborso per tutte le circostanze, perché le condizioni di vendita di alcuni servizi non menzionano questa ipotesi. Perciò questa possibilità è lasciata all’iniziativa delle singole imprese che decidono o meno di venire incontro al consumatore e infatti molte si stanno muovendo in questo senso. Va detto che in questo momento l’emergenza coronavirus si sta riflettendo sull’intero sistema economico e sulle aziende stesse, per esempio si inizia a mettere in conto che il Pil possa non avere una crescita nell’anno o che cresca molto poco, ipotesi che avrebbe serie ripercussioni sul bilancio dello Stato italiano e sul debito pubblico. Questo perché, secondo i dati Istat, le regioni maggiormente colpite dall'emergenza sanitaria (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) producono il 40% del Pil italiano. Ma in questo scenario serve una spinta per ridare fiducia ai consumatori e far ripartire l’economia.

Altroconsumo ritiene che tutti debbano fare la loro parte per supportare concreto in questo momento delicato. Vogliamo lanciare un appello a tutte le aziende affinché possano venire incontro ai cittadini e ai disagi subiti a causa dell'emergenza coronavirus, disponendo rimborsi anche dove non espressamente previsto dalla normativa. Solo così, insieme, potremo ridare fiducia in questa fase di difficoltà. Noi ci siamo e cercheremo di facilitare tutto questo.

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