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Coronavirus, Fauci: "Se Usa riaprono troppo presto, sofferenze e morti"

12 maggio 2020 | 16.05
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(Afp)
(Afp)

Una riapertura prematura dell'economia Usa potrebbe portare a "sofferenze e morti inutili". E' il messaggio che Anthony Fauci intende lanciare al Senato Usa nell'audizione in videoconferenza in programma oggi davanti alla commissione Salute, Istruzione, Lavoro e Pensioni. Il virologo, divenuto la figura più autorevole all'interno della task force della Casa Bianca per la risposta alla pandemia di coronavirus, ha anticipato le sue conclusioni in un'email inviata nella tarda serata di lunedì alla giornalista del New York Times Sheryl Gay Stolberg.

"Il principale messaggio che intendo portare domani (oggi, ndr) alla commissione del Senato è il pericolo di tentare di aprire il Paese prematuramente", afferma Fauci. "Se saltiamo i controlli - spiega - allora rischiamo il pericolo di focolai multipli in tutto il Paese. Questo non solo risulterà in inutili sofferenze e morti, ma di fatto ci riporterà indietro nel nostro sforzo di tornare alla normalità".

Il riferimento di Fauci, che è attualmente in quarantena dopo essere entrato in contatto con una persona contagiata,è alle tre fasi del piano della Casa Bianca per 'riaprire l'America', (Opening Up America Again), che traccia le linee guida per gli Stati che intendono riaprire le loro economie.

Tra le varie raccomandazioni, è indicato che gli Stati dovrebbero avere "una traiettoria in discesa di test positivi" o "una traiettoria in discesa di casi documentati" di coronavirus nell'arco di due settimane , mentre allo stesso tempo dovrebbero condurre delle solide azioni di tracciamento e test delle persone asintomatiche all'interno della popolazione vulnerabile, ad esempio nelle case di riposo per anziani.

Molti Stati, tuttavia, scrive il New York Times, stanno riaprendo senza seguire le linee guida tracciate dalla Casa Bianca, spinti dalla necessità di far ripartire l'economia, gravemente danneggiata dalle misure restrittive. "Non stiamo riaprendo basandoci sulla scienza. Stiamo riaprendo in base alla politica, all'ideologia e alle pressioni dell'opinione pubblica e credo che andrà a finire male", ha detto al Nyt Thomas R. Frieden, ex direttore del Centers for Disease Control and Prevention.

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