Un brindisi per la festa di fine studi di una specializzanda è andato in scena, il 3 marzo, in una stanza di un reparto dell'Umberto I di Roma: il risultato è di nove infettati tra medici, volontari e specializzandi. E' quanto riporta 'il Messaggero' spiegando che il fatto è emerso dall'indagine epidemiologica svolta internamente e i cui esiti sono ora al vaglio della Regione.
"Ci siamo trovati di fronte a un comportamento gravissimo, totalmente privo di prudenza che va stigmatizzato - afferma al 'Messaggero' il direttore generale dell'Umberto I Vincenzo Panella - messo in atto da coloro che per primi dovrebbero essere consapevoli dei pericoli". "In reparto stiamo verificando uno ad uno se ci sono altri positivi tra degenti, sottoposti a tampone, pochi i casi positivi che ora sono in isolamento domiciliare - aggiunge - Ma alcuni di questi medici svolgono attività privata nelle case di cura e privatamente quindi non sappiamo con quanti altri pazienti possano essere venuti a contatto". La direzione generale, riporta il quotidiano, pensa ora a sanzioni "che vanno oltre le misure previste per il mancato rispetto della profilassi anti virus".