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Coronavirus, Giustizia e sanità: ecco le misure

07 marzo 2020 | 07.22
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Nelle notte il decreto per fronteggiare l'emergenza Covid-19. Giustizia ferma fino al 31/5. Bonafede: "Saranno incentivate le videoconferenze". Al via assunzioni di nuovi medici, ok ad acquisto 5mila impianti di ventilazione assistita

(Fotogramma)
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Misure per lo svolgimento dell’attività giudiziaria e per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale per far fronte all'emergenza coronavirus. Sono contenute nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri riunitosi nella serata di ieri e conclusosi dopo la mezzanote. Il provvedimento, proposto dai ministri della Giustizia, Alfonso Bonafede, e della Salute, Roberto Speranza, contiene, spiega il comunicato di palazzo Chigi, norme in materia di amministrazione della giustizia che mirano ad assicurarne continuità ed efficienza, "fermo quanto già previsto dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e dai relativi decreti attuativi, dalle indicazioni igienico-sanitarie fornite dal ministero della Salute anche d’intesa con le Regioni, dal Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero della Giustizia".

GIUSTIZIA - Stop alle udienze fino al 31 maggio Il decreto, tra l’altro, prevede che, fino al 31 maggio 2020, i capi degli uffici giudiziari o, in alternativa, i presidenti titolari di sezione del Consiglio di Stato, il presidente del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana e i presidenti dei tribunali amministrativi regionali e delle relative sezioni staccate, sentiti l’autorità sanitaria regionale e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati, adottano le misure organizzative, anche relative alla trattazione degli affari giudiziari, necessarie a consentire il rispetto delle indicazioni igienico-sanitarie adottate con i provvedimenti normativi e attuativi di contrasto alla diffusione del COVID-19, al fine di evitare assembramenti all’interno dell’ufficio giudiziario e contatti ravvicinati tra le persone.

Sono previste, inoltre, specifiche norme per i procedimenti dinanzi alla Corte dei conti e per quelli dinanzi alle commissioni tributarie. In considerazione della necessità di riorganizzare le attività, il decreto prevede, dalla data di entrata in vigore, l’applicazione per 15 giorni del regime di sospensione feriale.

SSN - Per quanto riguarda le norme in materia di potenziamento del Servizio sanitario nazionale, l’obiettivo -spiega ancora la nota di palazzo Chigi- è quello di rafforzare la rete di assistenza territoriale e le funzioni del ministero della Salute, attraverso l’incremento delle risorse umane e strumentali.

Si prevedono, pertanto: l’assunzione di medici specializzandi, secondo le norme specificate nel decreto stesso, da destinare allo svolgimento di specifiche funzioni; il conferimento straordinario di incarichi di lavoro autonomo a personale sanitario in quiescenza; la rideterminazione dei piani di fabbisogno del personale delle aziende e degli enti dell’Ssn; l’incremento delle ore della specialistica ambulatoriale.

Inoltre, si interviene in materia di potenziamento dell’Istituto superiore di sanità; potenziamento delle reti di assistenza territoriale; istituzione di aree sanitarie temporanee; assistenza a persone e alunni con disabilità; disposizioni per garantire l’utilizzo di dispositivi medici per ossigenoterapia; misure di semplificazione per l’acquisto di dispositivi medici.

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