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Coronavirus, il dl sbarca in Senato

23 marzo 2020 | 19.00
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Maglie più larghe per moratoria mutui, no a paletti fatturato e non solo prima casa tra richieste

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Via i paletti per lo stop al pagamento del mutuo, accesso indennità autonomi senza complicanze e potenziamento del fondo per i professionisti ordinistici: puntano al mondo degli autonomi le migliorie sostenute da Italia Viva al decreto da 25 mld sul Covid-19, che inizia domani il suo iter in Parlamento. Si parte con l'audizione del ministro dell'Economia Roberto Gualtieri davanti gli uffici di presidenza delle commissioni Bilancio di Senato e Camera in videoconferenza, seguirà in serata l'esame della commissione. Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle 19 di venerdì 27 marzo.

A quanto apprende l'Adnkronos, uno dei focus degli emendamenti di Italia Viva nel corso dell'iter parlamentare punterebbe all'allargamento ulteriore delle maglie per l'accesso al fondo Gasparrini per sospendere il pagamento dei mutui sulla prima casa per gli autonomi. In particolare per Iv andrebbe abbassato il limite del 33% del calo di fatturato per accedere al fondo, andrebbe inoltre tolto del tutto il riferimento al fatto che la perdita sia conseguenza dei provvedimenti di lockdown da parte del governo e, possibilmente, andrebbe anche estesa la tipologia di mutuo (non solo la prima casa).

Sul fronte della procedura per l'esborso dell'indennità da 600 euro per gli autonomi, al centro delle polemiche nei giorni scorsi per l'ipotesi, poi rientrata, di introdurre un click day, Iv fa propria la proposta di Confcommercio Milano di una procedura che vede l’Inps inserire nel cassetto previdenziale di ogni imprenditore autonomo o libero professionista un voucher (o simili) che ciascuno scarica e poi riscuote in banca o in Posta. Una soluzione che, secondo i sostenitori, alleggerirebbe il lavoro dell'Inps nella gestione delle singole pratiche. In alternativa, la domanda di richiesta dell'indennità potrebbe essere fatta all'Inps utilizzando solo il pin ordinario e non quello attivato in modalità 'dispositiva', perché creerebbe ulteriori complicanze.

Fari infine sui professionisti ordinisti: Italia Viva chiede di rafforzare le risorse per il fondo da 300 mln, anche coinvolgendo le Casse, a beneficio di prestazioni più veloci ed efficaci per le categorie.

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