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Coronavirus, morto re delle calzature Sergio Rossi

03 aprile 2020 | 11.46
LETTURA: 4 minuti

Aveva 85 anni, venerdì scorso era stato ricoverato all'ospedale di Cesena

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Sergio Rossi, 're' delle calzature, è morto ieri all'età di 85 anni. E' tra le vittime del Coronavirus. L'imprenditore si è spento all'ospedale di Cesena, dove era stato ricoverato venerdì scorso. Le sue condizioni si sono aggravate in pochi giorni e l'imprenditore, risultato positivo a Covid-19, è morto nell'ospedale cesenate. Il brand è stato tra i primi a scendere in campo per contrastare l'emergenza sanitaria e aveva di recente annunciato la donazione di 100mila euro a favore dell'Ospedale Sacco di Milano.

Sergio Rossi era nato nel 1935 a San Mauro Pascoli, paese della Romagna e aveva fondato l'omonimo brand di calzature, conosciuto e amato in tutto il mondo, nel 1951. Pioniere del suo tempo, grazie alla sua azienda innovativa è diventato un vero punto di riferimento per la moda e le calzature in tutto il mondo. Visionario e innovatore, per lui la calzoleria non era altro che una riflessione continua sulla forma, l’armonia e l’eleganza.

"Per la nostra comunità è una giornata veramente terribile perché si tratta della perdita di un patriarca del nostro distretto calzaturiero. E' una perdita inaspettata". La sindaca di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia è molto provata dopo la notizia della morte di Sergio Rossi.

"Sergio non si è occupato solo della sua azienda - spiega all'Adnkronos la sindaca Garbuglia - che ha costruito negli anni in modo forte e significativo, portando innovazione nel sistema della calzatura di alta moda femminile, ma si è anche occupato della formazione. E' stato presidente del nostro Cercal, il centro emiliano-romagnolo della calzatura, che cercava di avvicinare i giovani al mondo delle scarpe e soprattutto di formarli. Quando diciamo che perdiamo un padre del nostro sistema è una cosa reale".

E' da suo padre che il giovane Sergio apprende tutte le competenze che contraddistinguono un grande artigiano, iniziando a realizzare sandali e scarpe che saranno poi vendute in tutta l'Emilia Romagna, da Rimini a Bologna. Negli anni '60, sull’onda del successo e della notorietà data allo stile di vita italiano dal film 'La Dolce Vita', (suoi un paio di sandali indossati nella pellicola di Fellini da Anita Ekberg) firma il suo primo paio di calzature, i sandali estivi Opanca, con la suola che curvava gentilmente attorno al piede, in modo da farlo diventare un tutt’uno con la parte superiore della scarpa. Il successo è assicurato.

Gli anni '70 sono quelli delle collaborazioni (tra cui quella con Gianni Versace) e sfilate esclusive che gli valgono la fama di 'artista e ingegnere' delle scarpe nell’ambiente dell’alta moda. Nel decennio successivo il marchio si espande con l'apertura delle prime boutique, proseguendo al tempo stesso le collaborazioni con i grandi protagonisti della moda come Dolce&Gabbana e Alaïa. Negli anni '90 la donna targata Sergio Rossi è femminilità allo stato puro. La scarpa un’estensione del suo corpo. Tacchi e forme acquisiscono sempre più importanza e il 1999 vede l’acquisizione da parte del Gruppo Gucci.

Il nuovo millennio è all'insegna di Kering: il brand passa al gruppo francese e lo stabilimento di San Mauro Pascoli, l’anima e il cuore del marchio, viene completamente rinnovato. Diversi stilisti di fama e talento assumono il ruolo di direttore creativo del brand che resta sotto l'egida di Kering dal 2005 fino al 2016, anno in cui l’azienda viene acquisita al 100% da Investindustrial, uno dei gruppi industriali più conosciuti in Europa, di cui Andrea Bonomi è fondatore e presidente.

Vengono così gettate le basi per una nuova era: rilancio del brand all’insegna dell’innovazione nel rispetto dei codici storici ed il consolidamento delle linee 'sr1', 'srMilano' e 'Sergio' sui mercati internazionali. Ad aprile 2016 Riccardo Sciutto viene nominato amministratore delegato dell’azienda, con l’obiettivo di riportare lo storico brand al suo autentico Dna, accelerare la crescita sui mercati internazionali e raggiungere il massimo sviluppo. Obiettivo centrato.

In quasi 70 anni di storia il marchio è diventato un simbolo della maestria italiana riconosciuto a livello internazionale, grazie anche ad alcuni modelli iconici come la 'Godiva' pump, marchio di fabbrica del brand, il modello 'Cachet' o 'srMilano', un omaggio alla città meneghina, che riprende un sandalo archivio degli anni '90. Diverse le dive che nel corso degli anni hanno messo almeno un paio di Sergio Rossi ai piedi: da Sharon Stone a Diane Kruger, passando per Chiara Ferragni, Anne Hathaway, Naomi Campbell, Sarah Jessica Parker, Halle Barry e Cate Blanchett.

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