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Coronavirus, "notizie scorrette e improvvisate generano caos e code"

20 marzo 2020 | 17.50
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Immagine di archivio (Afp)
Immagine di archivio (Afp)

"Notizie scorrette e improvvisate e il rischio di provvedimenti incoerenti da parte delle istituzioni stanno generando caos e code chilometriche davanti ai punti vendita, rendendo ancora più difficile l’attività dei nostri dipendenti e rendendo ancora più problematico fare la spesa. Ci attendiamo un orientamento univoco nazionale che possa rassicurare i cittadini e i lavoratori". Così Luca Bernareggi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) in rappresentanza delle Coop associate.

"Ci associamo alle Istituzioni in un richiamo fermo al rispetto delle regole e nella richiesta di sanzioni rigorose per gli irresponsabili. Ma con la stessa convinzione riteniamo che, in questo momento di straordinaria emergenza, debba essere compreso e sostenuto non solo lo sforzo eroico del personale sanitario, ma l’impegno di tutti i lavoratori che ogni giorno operano per garantire alla popolazione, già fortemente provata dalle misure restrittive, i beni necessari", sottolinea Bernareggi.

Tra questi sicuramente, rileva, "i dipendenti dei nostri supermercati che – unitamente a produttori e trasportatori - si sforzano di assicurare alla cittadinanza un servizio fondamentale. In questo contesto l’auspicio è che le istituzioni, a tutti i livelli, comprendano le grandi difficoltà, anche operative, che questo impegno comporta, evitando di aggravare oltre misura una gestione resa già estremamente onerosa dalla carenza di organico e dalle indispensabili attività di controllo connesse al contingentamento degli ingressi". Per questo motivo "chiediamo al Governo un intervento immediato affinché possa essere chiarito una volta per tutte che i supermercati, in coerenza con quanto previsto dall’ultimo decreto, possono rimanere aperti nella loro interezza, senza limitazione di settori merceologici".

Non è pensabile e neanche umanamente esigibile, rileva ancora, "che il nostro personale, già provato dallo sforzo quotidiano di garantire la continuità e la sicurezza del servizio, debba anche impegnare le poche risorse disponibili per transennare reparti e per far fronte alla esasperazione dei consumatori che, dopo ore di fila, si vedono negata, senza alcuna motivazione ragionevole, la possibilità di comprare un detersivo o una penna per i figli".

A tutto ciò, sottolinea, "si aggiungono ora le conseguenze di notizie anticipate sui media circa una non meglio precisata 'stretta' sulle aperture che hanno alimentato panico e fenomeni di accaparramento, generando in tutte le città code chilometriche davanti ai punti vendita, che complicano ulteriormente le attività di contingentamento degli accessi e soprattutto non giovano agli obiettivi di prevenzione sanitaria".

Perciò, conclude, "chiediamo, nel rispetto dei ruoli, un orientamento univoco nazionale che non produca ulteriori e ingiustificati aggravi nell’esercizio di attività che sono praticamente ininterrotte da diverse settimane, nell’interesse di tutti i cittadini".

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