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Coronavirus, oltre 2.800 morti in Cina

29 febbraio 2020 | 08.46
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Sono 427 i nuovi casi di contagio (di cui 423 a Hubeei) che salgono così in totale a 79.251. In Corea del Sud oltre 800 nuovi contagi. Oms: "Ora rischio molto alto". La mappa in Europa. Il primo caso nel Lazio. Lo studio italiano: "Epidemia nata tra ottobre e novembre 2019"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

Altri 47 decessi per il nuovo coronavirus sono stati registrati in Cina, dove il bilancio delle vittime sale così a 2.835. Sono 427 i nuovi casi di contagio (di cui 423 a Hubeei) che salgono così in totale a 79.251, di cui più di 7.660 critici. Su tutto il territorio nazionale, 39.002 pazienti con il virus sono guariti.

Continua a salire il numero dei casi in Corea del Sud dove le autorità sanitarie avevano parlato inizialmente di 594 nuovi contagi a cui se ne sono aggiunti in poche ore altri 219. Ora il totale dei contagi nel Paese è dunque salito a 3.150. La maggioranza dei casi è stata riportata a Daegu, la località a circa 300 chilometri da Seul che è il focolaio del virus. Il centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie sudcoreano ha reso noto anche che è salito a 17 il numero dei decessi. In Corea del Sud è stato anche registrato il primo caso di recidiva: secondo l'agenzia di stampa Yonhap, si tratta di una donna 70enne dichiarata positiva dopo essere guarita una prima volta.

In Iran ci sono altre nove vittime per un totale di 43 decessi. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Sanità di Teheran, dando conto di 205 nuovi casi di contagio, che portano a 583 il numero totale. Tra le vittime c'è anche un neodeputato, eletto alle parlamentari del 21 febbraio scorso. Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Isna, Mohammad Ali Ramazani Dastak, veterano della guerra Iran-Iraq, è morto stamattina dopo essere stato ricoverato in ospedale. Era risultato positivo al coronavirus nei giorni scorsi.

Il Qatar riporta il primo caso. Si tratta di un uomo di 36 anni recentemente rientrato dall'Iran, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale del Qatar, che cita il ministero della Sanità. Altri Paesi del Golgo, compresi Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Kuwait, hanno già confermato dei casi di infezione, relativi in maggioranza a persone tornate dall'Iran.

Il ministero della Sanità del Messico ha confermato tre casi di coronavirus, specificando che in tutti i casi i pazienti sono stati recentemente in Italia del Nord. Uno dei pazienti è un uomo di 41 anni, rientrato da Bergamo, che si trova al momento isolato in un albero di Culliacan, il secondo è un 59enne ricoverato in un ospedale di Città del Messico. Ed è il terzo è un uomo di 35 anni che durante il suo viaggio di ritorno in Messico ha avvisato l'equipaggio di bordo che era stato in Italia, facendo scattare il protocollo per evitare contatti con gli altri passeggeri. Il Messico è il secondo Paese latinoamericano dopo il Brasile a confermare casi di coronavirus.

Negli Usa dopo i due casi in California, si registra in Oregon il terzo caso di infezione da coronavirus di origine sconosciuta negli Stati. Le autorità dello stato, che confina con la California, hanno detto che si tratta di una persona che mostrava da nove giorni sintomi ma non era considerata a rischio perché non aveva viaggiato in zone con focolai né avuto contatti con persone esposte al virus. Secondo quanto riporta la stampa locale, la persona lavora in una scuola elementare che è stata immediatamente chiusa. Anche la seconda persona contagiata in California, una donna anziana, non aveva viaggiato in zone a rischio né avuto contatti con persone riconosciute come infette. La donna risiede nella contea di Santa Clara, dove è stata ricoverata mercoledì per problemi alle vie respiratorie. Sono infine definite gravi le condizioni della prima donna risultata contagiata in California in un modo che ancora non è stato determinato ed era stata ricoverata per giorni prima di essere sottoposta al test, perché appunto non veniva considerata un caso a rischio di coronavirus.

Quarantena obbligatoria per chi è stato in Italia o in Iran nei 14 giorni precedenti al suo ingresso a Macao. Lo ha annunciato il governo della regione amministrativa speciale della Cina, precisando che la misura è in vigore da mezzogiorno di oggi, ora locale. I residenti di Macao potranno trascorrere i 14 giorni di isolamento a casa, previa autorizzazione delle autorità sanitarie, mentre i cittadini stranieri e non residenti a Macao dovranno alloggiare, a proprie spese, in alberghi scelti sempre dalla autorità, sempre secondo la dichiarazione riportata dalla Cnn.

Sono saliti a sette i casi confermati di coronavirus in Israele. L'ultimo caso è quello di un uomo arrivato il 22 febbraio dall'Italia, secondo quanto ha reso noto il ministero israeliano della Salute. Altre due persone arrivate dall'Italia risultano positive al Covid-19, così come la moglie di uno di loro, infettata dal marito al suo ritorno. Gli altri tre casi sono riconducibili alla nave da crociera Diamond Princess. Due sono risultati positivi dopo essere stati riportati in Israele a bordo di un aereo charter organizzato dalle autorità israeliane. Il terzo era stato dimesso dall'ospedale giapponese dove era stato ricoverato per il coronavirus, ma al suo arrivo in Israele è ancora stato trovato positivo al Covid-19.

Nel frattempo il rischio di una diffusione globale del nuovo coronavirus è diventato "molto elevato", ha dichiarato il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus.

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