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Coronavirus: psicologo Cisom, 'necessario non silenziare la paura ma comprenderla'

17 marzo 2020 | 11.49
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Un volontario del Cisom in aeroporto
Un volontario del Cisom in aeroporto

(Sbilla Bertollini) - Una quotidianità stravolta dal Coronavirus. Dall'oggi al domani gli italiani si sono ritrovati a modificare stili di vita e comportamenti trascinandosi dietro una serie di emozioni diverse che hanno innescato talvolta inevitabili cortocircuiti. Stress ed ansia, tanto per cominciare. "Obiettivo non è silenziare la paura ma comprenderla”, spiega all’Adnkronos lo psicologo Pierluigi Policastro, responsabile nazionale degli Psicologi del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta. “Siamo tutti parte della stessa emergenza e siamo tutti spaventati - sottolinea lo psicologo- Mantenere lucidità e controllo - pensiamo ai medici e ai sanitari che lavorano quotidianamente fino allo sfinimento - può generare pressioni che si trasformano in stress. Ci sono persone esposte al rischio contagio, come volontari e operatori sul campo, che possono sviluppare reazioni inaspettate. C’è poi chi sta in quarantena con le sue incertezze. Ecco tutti loro necessitano di un sostegno".

Il team di psicologi in emergenza del Cisom in questi giorni ha lavorato a dei vademecum, ovvero documenti semplici ma studiati per supportare i genitori nella gestione dei bambini e ragazzi, ma alcuni consigli sono stati preparati anche per gli adulti. “Alcune semplici regole utili per la gestione di una situazione che quotidianamente viviamo e che va affrontata senza negarla, soprattutto per i più piccoli che si trovano a vivere una condizione nuova e fin troppo restrittiva. Centrale poi - aggiunge Policastro - è il tema degli operatori sanitari, a loro va il nostro pensiero ed un ulteriore approfondimento sarà dedicato ad un documento specifico, ci stiamo lavorando proprio in queste ore”.

I volontari Cisom hanno risposto immediatamente all'emergenza, operando negli aeroporti per il supporto degli screening sanitari e sui territori supportando gli enti locali che necessitano della presenza delle squadre per il pre-triage e assistenza alla popolazione. Ora il 'tutti a casa' e con una popolazione sempre più spaventata e confusa, ha reso necessario un passo successivo: quello di offrire un contributo sul piano del sostegno psicologico. A fianco dell’Ordine Nazionale degli Psicologi, già diverse sono le squadre di psicologi dell'emergenza attivate che operano o che hanno dato la propria disponibilità a collaborare: per ora in Umbria e Liguria. Mentre in Toscana le squadre sono state attivate dal Coordinamento Regionale per la maxiemergenza.

"In qualità di responsabile degli psicologi Cisom sono in contatto con il Consiglio nazionale dell'Ordine del Psicologi e con la Protezione civile per studiare una risposta che sia coordinata. Ora più che mai - sostiene Policastro- c’è la necessità di fare squadra e il messaggio utile per la popolazione è quello di un’unica fonte a cui tutti possono attingere per avere le informazioni necessarie. Proprio per questo stiamo mettendo a punto un intervento omogeneo su tutto il territorio nazionale. La necessità di un coordinamento unico in connessione con le diverse Regioni permetterà di integrare le poche risorse presenti nei servizi sanitari pubblici".

“In generale, in queste ore difficili l'equilibrio è molto mobile. Regolarità nel mangiare evitando eccessi, fare sport, con tutte le cautele e nel rispetto della sicurezza, può aiutare", è il consiglio dello psicologo. Importante è poi "ascoltare le proprie emozioni, parlare delle proprie paure e dei propri sentimenti con una terza persona che abbia le necessarie competenze psicologiche, al di là di familiari e amici. Che sappia aiutarci a valorizzare al meglio le nostre risorse, senza farci sopraffare da eccessi emotivi o d'informazioni che possono danneggiare. Di fronte alle incertezze e alle insicurezze che ciascuno di noi sta vivendo, cercare infatti in maniera spasmodica notizie sul Covid-19 può far saltare l'equilibrio. Il sovraccarico di informazioni in tal senso può generare solo maggiore ansia e andrebbe evitato".

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