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Coronavirus, sequestrati 23mila tra mascherine e igienizzanti irregolari

09 aprile 2020 | 08.26
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Le operazioni dei Nas in tutta Italia

Immagine di repertorio (FotoGramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (FotoGramma) - FOTOGRAMMA

Migliaia di mascherine e prodotti igienizzanti sono stati sequestrati dai Carabinieri dei Nas in tutta Italia soltanto negli ultimi giorni con interventi che hanno portato a denunce e sanzioni. In particolare sono state sequestrate 8.100 mascherine di varie categorie, dalle semplici antipolvere, a quelle chirurgiche fino ai dispositivi di protezione individuale (come FFP2), risultate irregolari, prive delle caratteristiche dichiarate da produttori e venditori e oggetto di importazione con modalità non consentite. Sempre negli ultimi giorni sono state bloccate 14.800 confezioni di prodotti vantanti qualità antimicrobiche e disinfettanti non possedute e peraltro in assenza di qualsiasi registrazione come biocidi o presidi medico-chirurgici. Nelle diverse operazioni sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria 6 titolari di esercizi produttivi e commerciali ed altri 16 sono stati sanzionati amministrativamente per complessivi 25 mila euro.

Fra gli interventi di maggior rilievo, il Nas di Perugia ha denunciato alla Procura della Repubblica un imprenditore ritenuto responsabile di frode in commercio per aver prodotto e messo in vendita mascherine facciali dichiarate come Dispositivi di Protezione Individuale, ma risultate prive dei requisiti necessari. L’azienda in realtà operava la produzione in deroga e il commercio di semplici mascherine protettive, senza poterne documentare l’idoneità alle funzioni di elevata protezione dagli agenti infettivi.

Il Nas di Roma, presso una sartoria gestita da cittadini extracomunitari, ha sequestrato 700 mascherine, dal valore complessivo di circa 4.000 euro, in fase di distribuzione nella filiera commerciale della capitale, prive della documentazione idonea alla commercializzazione. A Pescara presso un’azienda all’ingrosso sono state sequestrate 70 mascherine in vendita ad un prezzo unitario superiore di circa il 400% rispetto a quello di fornitura, tanto da configurarsi una manovra speculativa punita dal Codice Penale.

Il Nas di Palermo, presso una ditta importatrice, ha sequestrato 100 mascherine protettive DPI, accompagnate da certificato di conformità rilasciato ad un produttore cinese diverso da quello che le ha materialmente realizzate. Il Nas di Reggio Calabria ha sequestrato 1.140 confezioni di liquido igienizzante commercializzato in assenza della prescritta autorizzazione ministeriale. Il Nas di Padova, presso un fornitore di prodotti sanitari per farmacie, ha sequestrato 4.650 mascherine chirurgiche marcate CE, immesse in commercio prima della registrazione quale dispositivo medico e senza le indicazioni previste dalla normativa di settore; 3.334 confezioni di gel igienizzante per le mani, immesse in commercio prive di registrazione e di indicazioni in lingua italiana.

Il Nas di Palermo, presso due distinte officine di produzione di cosmetici, ha eseguito il sequestro di oltre mille litri di gel igienizzante e di sapone, in flaconi da 200 ml e in taniche da 4 litri, pronti per l’immissione in commercio, sebbene in assenza di notifica e registrazione.

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