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Coronavirus, Silvestri: "Covid in gran ritirata ma non caliamoci le braghe"

09 maggio 2020 | 17.15
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(Afp)
(Afp)

Ieri è stato "uno di quei giorni in cui la grande ritirata di Sars-CoV-2 dall'Italia appare molto evidente. Infatti è calato, per il 26esimo giorno consecutivo, il numero totale dei ricoveri in terapia intensiva per Covid-19 (da 1.311 a 1.168, quindi di ben 143 unità)". Una "discesa costante da diverse settimane" e "continua a scendere anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 15.174 a 14.636, quindi di 538 unità). Il virus si ritira, non ci sono dubbi, ed è una cosa buona, anzi ottima, ma a maggior ragione non possiamo calare le braghe proprio adesso". E' il monito lanciato su Facebook dal virologo Guido Silvestri, scienziato italiano che negli Usa insegna alla Emory University di Atlanta.

Nelle sue 'pillole di ottimismo' quotidianamente postate sul social network, l'esperto invita a non abbassare la guardia: "Confesso che ieri sono rimasto molto deluso a vedere certe fotografie della cosiddetta movida ai Navigli milanesi. Sono contento che ci sia stata una pronta reazione delle forze dell’ordine e speriamo di non dover più vedere certe scene, almeno fino a quando non siamo arrivati vicino a quota zero".

Quanto alle previsioni per il futuro, Silvestri spiega: "Non mi convincono le previsioni (e, soprattutto, le previsioni funeste) fatte senza rendere conto di quanto sia alta la possibilità di eventi che cambiano improvvisamente le carte in tavola. Nel caso di Sars-CoV-2 ce ne sono diversi, alcuni possibilissimi".

Per esempio, "il virus potrebbe andare incontro a una riduzione notevole della sua capacità di causare malattia. Oppure si potrebbero trovare delle terapie efficaci più rapidamente del previsto" o potrebbe accadere che "uno dei vaccini più promettenti tra quelli che stiamo testando faccia il classico gol con un tiro al volo da trenta metri. Per non parlare, ovviamente - conclude - dell'assoluta impossibilità di immaginare quello che succede nella testa dei politici che prendono decisioni in materia sanitaria".

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