Il virologo della Emory University di Atlanta: "Transizione da pandemia ad endemia". E sul governo Usa dice: "È poco collaborativo"
"I dati indicano in maniera molto chiara che stiamo andando verso la fine della prima ondata della pandemia, una transizione da pandemia ad endemia. Questo grazie alle procedure di isolamento sociale e di quarantena attuate, alla stagionalità che è un fenomeno noto dei coronavirus e all'insorgenza di una immunità naturale". Lo ha affermato il virologo Guido Silvestri della Emory University di Atlanta in audizione informale davanti alla Commissione Igiene e Sanità del Senato dedicata ai profili sanitari della cosiddetta fase 2 (strategie anti e post Covid-19).
"E' triste constatare, lo dico da cittadino americano - ha aggiunto il virologo - come il nostro governo non sempre ha usato la massima collaborazione con altre nazioni, in particolare con la Cina, nel gestire questa pandemia e nel trovare le formule migliori, anche comunicative, di risposta alla malattia".
Una critica arriva però da Silvestri anche al nostro Paese. "In Italia avere 20 o 21 modi di campionamento e monitoraggio diversi sembra un controsenso. E' auspicabile - ha affermato - che il monitoraggio venga fatto in maniera coordinata e, personalmente, credo che debba essere fatto con una qualche forma di centralizzazione - ha precisato Silvestri - in modo che si usino test che sono per specificità, sensibilità e performance, comparabili tra di loro. E anche che i metodi usati per il campionamento nella popolazione siano statisticamente significativi e che questi campioni siano esaminati con un intervallo regolare".