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Coronavirus, viaggio senza fine sulla Msc: "Da un mese non mettiamo piede a terra"

10 aprile 2020 | 15.57
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Il racconto di un passeggero all'Adnkronos: "Ponti, oblò, balconi chiusi e sicurezza a prua e poppa, stiamo navigando nel quadrilatero dei pirati e dormiamo alla fonda. Ora ci sbarcheranno a Marsiglia e non sappiamo come arriveremo in Italia"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

"Dal 12 marzo siamo rimasti sulla nave, in quarantena come e più degli italiani, completamente isolati. Da un mese non mettiamo piede a terra". Così, all'Adnkronos, un passeggero della Msc Magnifica partito da Genova il 5 gennaio scorso, racconta l'esperienza del tour intorno al mondo in tempo di pandemia. "Stiamo navigando nel quadrilatero dei pirati, ci sono da ieri le regole di emergenza con le chiusure dei ponti superiori, degli oblò e dei balconi, con la sicurezza a prua e a poppa, siamo a 75 miglia dalla costa dello Yemen e a 100 dalla costa somala e si prevede di arrivare a Suez per metterci in coda il 15, mercoledì sera, passiamo la notte alla fonda e il 16 all'alba iniziamo il passaggio di Suez per arrivare a porto Said nel Mediterraneo verso le 19 e direttamente prua verso Marsiglia, quella che dovrebbe essere la nostra destinazione perché i porti italiani non ci vogliono accogliere".

"L'ultimo giorno di crociera vero e proprio lo abbiamo vissuto il 10 marzo scendendo a Wellington, in Nuova Zelanda - continua - dopodiché il 12 siamo arrivati a Hobart, in Australia, dove per la prima volta abbiamo trovato 6 casi di coronavirus e da quel giorno il comandante ha impedito la discesa sia dei passeggeri che dell'equipaggio per non incorrere nel rischio del contagio. Abbiamo fatto l'impossibile per restare senza contagi, ora ci sbarcano a Marsiglia e non sappiamo quello che succederà perché ad oggi non ci dicono nulla. C'è stato un avviso del comandante col quale ci è stato chiesto se ci fossimo organizzati per rientrare in Italia da Marsiglia, ma come avremmo potuto fare non sapendo nemmeno che non ci avrebbero fatto sbarcare?".

Le rassicurazioni che ieri la Compagnia ha annunciato all'Adnkronos sul rientro di tutti gli italiani nei loro porti di provenienza, infatti, non sarebbero ancora arrivate ai diretti interessati: "Non abbiamo alcuna conferma in questo senso - spiega il passeggero romano che, il 29 aprile prossimo, sarebbe dovuto sbarcare a Civitavecchia - siamo stati ieri a chiedere informazioni, ma ci hanno risposto che non sanno ancora nulla perché la situazione è fluida. Forse sapremo qualcosa il 16, quando entriamo in Mediterraneo, forse scenderemo tutti il 20 aprile a Marsiglia. Tra gli italiani parecchi sono risentiti: ma come? Noi abbiamo sempre lasciato i nostri porti aperti a tutti, indistintamente, e non ci permettono di transitare per tre ore, il tempo di sbarcare verso casa e poi far ripartire la nave verso Marsiglia? L'amarezza è immaginabile", conclude.

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