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Coronavirus, Von der Leyen: "Corsie preferenziali e via le restrizioni ai tir"

23 marzo 2020 | 15.38
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La presidente della Commissione Ue: "La forza dell'Europa è il mercato unico. Stop a code alle frontiere per i camion. Importante per tutti che l'accesso alle forniture essenziali sia assicurato"

Coronavirus, Von der Leyen:

È ora di "finirla" con le code chilometriche di camion ai confini interni dell'Ue, provocate dai controlli giudicati necessari a contrastare la diffusione della Covid-19. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in un videomessaggio pubblicato poco fa.

"Oggi - afferma von der Leyen - abbiamo diramato agli Stati membri linee guida sulle corsie preferenziali, o green lane" alle frontiere. "Ho delineato quattro obiettivi, per fare progressi veri sulle strade d'Europa. Primo, attraversare un confine attraverso un 'green lane' deve prendere al massimo 15 minuti". "In questo fine settimana abbiamo avuto dei valichi di frontiera con oltre 40 km di coda, con tempi di attesa fino a 18 ore. Questo deve finire", sottolinea von der Leyen.

Non solo. Per facilitare la ripresa del funzionamento del mercato unico Ue, sottolinea la presidente, "i governi nazionali dovrebbero sospendere le restrizioni" in vigore per gli autotrasportatori, "come i divieti di guidare durante i weekend o di notte: questa è una situazione eccezionale e dobbiamo essere flessibili".

La lotta contro il coronvirus "durerà molto tempo: la forza e i mezzi per vincerla arriveranno dal nostro grande mercato unico", sottolinea von der Leyen. "I controlli sanitari al confine - prosegue von der Leyen - possono costituire misure complementari utili contro il virus, ma devono essere organizzati in modo da consentire che la libera circolazione delle merci non si fermi. È per questo che dobbiamo proteggerlo".

"È per questo - continua - che io e la mia squadra lavoriamo ogni giorno. È importante per tutti noi in questo periodo che l'accesso della popolazione alle forniture essenziali sia assicurato".

"Nello stesso modo - aggiunge la presidente della Commissione - è essenziale che i farmaci, gli strumenti per proteggersi e altri beni necessari arrivino agli ospedali, agli studi medici e alle case di riposo. L'epidemia ha un grande impatto sui trasporti europei".

"Le misure introdotte per rallentare la diffusione del virus hanno rallentato e a volte paralizzato i trasporti: questo ritarda la consegna delle merci e può causare penuria di beni. La priorità è quella di sbloccare i principali assi di traffico dell'Ue", conclude.

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